Ancona, 19 agosto 2011 - "Nel tutelare le ragioni dei privati, si deve avere un riguardo speciale ai deboli e ai poveri. Il ceto dei ricchi, forte per sé stesso, abbisogna meno della pubblica difesa; le misere plebi, che mancano di sostegno proprio, hanno speciale necessità di trovarlo nel patrocinio dello Stato". Enciclica Rerum Novarum
IL MOTO perpetuo della Chiesa verso il sociale va in porto. Ancora. E stavolta approda alla Fincantieri, in mezzo alle tute blu. Un abbraccio col piagato mondo del lavoro, che compie oltre un secolo. Centoventi anni spaccati, ad onor di matematica. Prendete questo passaggio del libello dell’enciclica Rerum Novarum: "Perciò agli operai, che sono nel numero dei deboli e dei bisognosi, lo Stato deve di preferenza rivolgere le cure e le provvidenze sue". Pare cucito su misura e compilato su commissione del Congresso Eucaristico Nazionale della Dorica. E invece è datato 15 maggio 1891. Da allora una strada a doppio senso collega ad alta velocità la spinta sociale del cattolicesimo alle ferite del pianeta occupazione. Un vaso comunicante che sottolinea, alla vigilia dello sbarco di Benedetto XVI all’ombra del Guasco, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, della Radio Vaticana e del centro televisivo vaticano.
Padre Lombardi, ad Ancona si rinnova il connubio: il Papa ancora nelle Marche.
"C’è una tradizione. E’ naturale che questa regione sia stata oggetto di grande attenzione. Le Marche insieme a Loreto hanno una grande importanza. Sono meta di pellegrinaggio. Il Congresso Eucaristico si inserisce bene in questo legame profondo che quella terra ha. Penso al rapporto con Macerata...".
Perché Macerata?
"E’ importante, io sono un gesuita. E laggiù è nato Padre Matteo Ricci. Ci sono grandi figure in quella terra che collegano le Marche alla Chiesa universale".
Torniamo ad Ancona. Tra pochi giorni si parte col Congresso. E in ballo ci sono temi forti: occupazione, famiglia, fidanzati. Il Papa sarà alla Fincantieri.
"Sono temi da sempre al centro del cattolicesimo. L’insegnamento della Chiesa sulle questioni sociali è d’esempio. Il problema del lavoro è una questione di carattere planetario. Tocca direttamente le grandi realtà dell’Italia e delle Marche. E’ una questione che va al cuore dell’economia. Pensiamo alle encicliche recenti. Pensiamo ai continui richiami al problema della disoccupazione che ci sono da parte del Papa. Al Congresso Eucaristico questo problema non può non essere vissuto dal pontefice e dai vescovi".
Dopo il lavoro, la famiglia. Un altro banco di prova per la Chiesa.
"La famiglia è una delle più presenti nel magistero".
Il faccia a faccia di Benedetto XVI con i fidanzati ha il suo battesimo ad Ancona o è un qualcosa di già collaudato?
"Un incontro specifico del Papa per i fidanzati è un aspetto originale di questo Congresso. I giovani che parteciperanno al matrimonio si sentiranno interpellati. Coinvolgerà i partecipanti, ma in verità tutti. Io non ricordo degli incontri specifici".
La data clou del Congresso è l’11 settembre. Solo una casualità, padre Lombardi?
"L’11 settembre è una coincidenza di date che può far riflettere. In questo senso la coincidenza di date è un’occasione a inserirsi nel flusso grande della storia dell’umanità. L’11 settembre è stato un giorno tragico, ma anche un giorno straordinario di eroismo e carità verso gli altri. Per aiutare le vittime. Nella storia ci sono tragedie che portano alla carità e all’amore".
Si può dire che il significato è come ribaltato.
"L’11 settembre può diventare un segnale opposto e lanciare un messaggio d’amore e di costruzione della pace. Un giorno di grande sfida".
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