Addio a Contini, il re delle gomme aveva 100 anni

Si è spento martedì notte il numero uno nel settore. I familiari: "Ora da lassù ci guiderà come sempre"

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"Adesso abbiamo tutti una bella responsabilità: se prima ci chiedeva come andassero le cose in azienda e quando poteva passava anche solo per un saluto, ora da lassù ci guarderà con maggiore attenzione e siamo certi che continuerà a guidarci come ha sempre fatto". Le parole del nipote, Federico Contini descrivono bene il grado di elevatezza morale di Renato Contini. Per tutti, a Falconara, il ‘Re delle Gomme’. Renato si è spento martedì notte alla veneranda età di cento anni e la notizia ha raggiunto presto la città dov’era amato e stimato da tutti. Era originario di Torrette, dov’era nato il 28 marzo 1922. Nel quartiere periferico di Ancona aveva vissuto fino alla guerra, quando fu fatto prigioniero e costretto a lavorare in un campo di concentramento per sette mesi. Lunghi, logoranti. Ma nei quali non ha mai perso la speranza e neppure le sue più grandi passioni: la musica e il clarinetto. Quando tornò libero, era il 1945, Renato prese a noleggiare auto e moto ai dirigenti che facevano la spola fino a Falconara per la costruzione dell’aeroporto e così si avvicinò al mondo della meccanica. Fino ai ‘50, quando la sua vita, e quello delle generazioni future dei Contini, subì una svolta. Nel suo garage nacque PuntoGomme (la prima sede a Torrette), che oggi conta quattro punti vendita in provincia, tra i quali i due di Falconara, portati avanti dagli eredi.

Nel ‘57 sposò la sua amata Anna, deceduta 18 anni fa. Una perdita dolorosa ma Renato aveva tenuto saldamente le redini della famiglia. "È stato un uomo tutto di un pezzo, con la schiena dritta – è ancora il nipote che lo ricorda -. Nonostante avesse raggiunto il secolo di vita, mai si era lamentato del peso delle età e aveva mantenuto la curiosità dei primi giorni. Aveva fame di cose nuove, ogni stimolo che gli davi per lui era fonte di pensiero. Qualche notte non dormiva perché rifletteva e il giorno dopo ci raccontava i suoi desideri e suggeriva come migliorare in qualsiasi aspetto della vita. È stato il collante della famiglia". Recentemente aveva anche schivato il Covid: "Io e mio papà avevamo sintomi blandi, mio fratello qualche complicazione in più. Lui, invece, sano come un pesce e a spassarsela in piazza Mazzini. Non vedeva l’ora di vedere conclusi i lavori e desiderava ardentemente di godersi la piazza ristrutturata. È andato in pensione presto, a 60 anni, e da quasi 41 era tutti giorni lì, in piazza Mazzini". È stato un simbolo della città. E la città corrisponderà l’amore che ha saputo dare al prossimo domani, alle 10, nella chiesa del Rosario. A salutarlo in prima fila i figli Andrea e Renata, i nipoti Alessandro, Federico e Massimo. Addio al ‘Re delle Gomme’, Renato Contini: nessuno lo dimenticherà.

Giacomo Giampieri