Anticorpi monoclonali: pronta a partire la terapia

Da metà mese dovrebbero iniziare le prime cure negli ospedali regionali. I dati di ieri presentano un leggero calo ma per Ancona sempre valori alti

Migration

Oltre i vaccini e le terapie, presto nelle Marche saranno disponibili anche le dosi di anticorpi monoclonali. Pochi giorni fa c’è stata una riunione tra medici di malattie infettive e non solo in servizio negli ospedali regionali per fare il punto e presto la nuova arma per limitare gli effetti drammatici dell’emergenza pandemica.

La sperimentazione, anzi l’applicazione, dovrebbe iniziare dal 15 marzo: "Non sappiamo ancora quante dosi ci saranno a disposizione – spiega il direttore della clinica di malattie infettive di Torrette, Andrea Giacometti –, ma l’importante è che si parta. Stiamo parlando di una terapia che va dedicata esclusiva mene nei confronti dei soggetti che sono all’inizio dei sintomi del Covid, con forme di polmoniti in fase preliminare. Gli anticorpi monoclonali diventano molto efficaci in quella fase ed evitano alle persone di peggiorare e dunque aiutano anche le strutture ospedaliere a non intasarsi. Sarà importante avviare un filo diretto con i medici di famiglia, a loro spetterà capire quali soggetti possono essere papabili per questa terapia. Speriamo di partire e di farlo con tutte le dotazioni possibili".

Per ora l’unica arma a disposizione contro la pandemia sono i vaccini e le varie fasi e campagne di settore si stanno avviando. Dopo il flop-insegnanti del giorno inaugurale, lunedì, ieri le cose sono iniziate ad andare meglio al centro sportivo ‘Paolinelli’ della Baraccola. Pronto un potenziamento delle somministrazioni che consentirà alla struttura sanitaria di vaccinare oltre 800 persone al giorno. Da domani nella tensostruttura di via Schiavoni saranno vaccinati i consueti 480 ultraottantenni, 48 ogni fascia oraria, a cui si andranno ad aggiungere i 70 docenti scolastici e soprattutto 250 operatori sanitari dell’Asur a cui verrà inoculata la seconda dose. Sempre più fasce della popolazione iniziano ad essere vaccinate nel frattempo. Dopo gli insegnanti da domani si inizia con le forze dell’ordine, in particolare polizia e carabinieri. Per la logistica dell’area anconetana è stata scelta la struttura dell’ex Crass in via Colombo, all’interno di una delle palazzine che compongono il complesso. Successivamente sarà la volta dei disabili, degli agenti di polizia locale e di quella penitenziaria, ma qui si va alle prossime settimane.

Resta fermo il nodo dell’accordo, non ancora perfezionato, con i medici di famiglia, 1.200 nelle Marche, in grado di dare una grossa mano per le vaccinazioni, non solo per le persone non autosufficienti costretti nel loro domicilio. Per quanto concerne i dati della pandemia, la situazione stando ai dati del Gores Marche diffusi ieri va meglio al giorno precedente, ma di questi tempi è meglio non farsi illusioni. Il rapporto tra tamponi del percorso ‘nuove diagnosi’, 2.045, e i positivi nelle Marche, 415, porta ad una percentuale del 20,2%, tra le migliori delle ultime settimane. La parte negativa della notizia riguarda sempre la provincia di Ancona, visto che quasi la metà dei contagi da Covid-19 delle Marche, ben 194, sono stati individuati nel suo territorio. Dei 68.718 positivi complessivi da inizio pandemia, quasi un terzo sono stati individuati nell’anconetano, 22.167. Il numero dei ricoveri negli ospedali della regione sono in costante aumento negli ultimi giorni: tra reparti 648 e presenze nei pronto soccorso 101, si iniziano a raggiungere i numeri del marzo 2020.

p. cu.