Assalto dei cinghiali, ora si corre "Tavolo con tutte le forze in campo"

La Regione prende coscienza del problema, l’assessore regionale alla caccia chiama a raccolta: "Sta diventando una questione molto delicata, gettiamo le basi per un piano di concertazione"

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La Regione prende coscienza del problema cinghiali in città e propone un tavolo per affrontare tutte le questioni della fauna selvatica. Inizia a muoversi qualcosa sull’invasione degli ungulati che da settimane ormai scorrazzano nei parchi pubblici di Ancona e vicino alle arterie stradali ad alto scorrimento, sempre in pieno centro abitato. "La problematica della fauna selvatica in libera circolazione nelle Marche – dice l’assessore regionale alla Caccia Andrea Maria Antonini - così come in tutto il Paese, sta diventando una questione molto delicata e complessa che occorre affrontare con ancora più efficacia e programmazione tra tutti i soggetti territoriali competenti, con in testa la Regione". L’assessore parla di un fenomeno "preoccupante e in forte crescita nell’intero bacino marchigiano che registra ogni giorno, oltre a quello già noto e molto diffuso relativo alla circolazione dei cinghiali, con ingenti danni a coltivazioni e proprietà private, e causa di incidenti stradali, anche quello della presenza dei lupi che, con sempre più frequenza, si stanno rendendo protagonisti di aggressioni ai danni di ovini e altri animali da allevamento". Un fenomeno che genera grande spavento e timore tra gli abitanti, in particolare, delle comunità delle aree interne. "Per far fronte a questa difficile situazione – spiega l’assessore Antonini – in linea con il quadro normativo nazionale, legge sulla fauna selvatica, ed europeo, competenza sui lupi come animale in estinzione, consapevoli che non esista un’unica e risolutiva soluzione, riteniamo che sia opportuno gettare le basi per un piano operativo e di concertazione tra tutti gli enti coinvolti: Regione, Province, Parchi nazionali e regionali, Comuni, con il coinvolgimento fattivo dei cacciatori, delle associazioni ambientaliste e degli agricoltori. Soltanto unendo le forze e condividendo le idee si potrà concretamente arginare gli effetti e le conseguenze negative sull’uomo di questa grave problematica che, dati alla mano, sta prendendo purtroppo sempre più spazio e piede nella nostra regione".

In tale direzione, l’assessorato alla Caccia e all’Agricoltura ha fissato, dopo il periodo natalizio, l’avvio di una serie di incontri, alla presenza di tutti i soggetti istituzionali competenti e dei rappresentanti delle varie categorie interessate, con l’obiettivo di concertare politiche ancora più mirate e dirette a contenere il fenomeno della fauna selvatica. La Regione deve però anche pronunciarsi sua una normativa di sua emanazione, sugli interventi per i cinghiali, dopo il protocollo firmato già nel 2021 sempre con le associazioni e l’Anci, di cui non si sa più a che punto sia.

Marina Verdenelli