MARINA VERDENELLI
Cronaca

"Cacciatore" di vita urbana entra in una villa abbandonata dalla frana: "E’ rimasto tutto al 1982"

Posatora: letti ancora fatti, un quadro di Mina appeso, l’angolo bar degli anni Ottanta, il pavimento in declino. "C’era un varco aperto e sono entrato: io non rubo nulla, osservo e fotografo per passione"

Letti ancora fatti, un quadro di Mina appeso, l’angolo bar degli anni Ottanta, il pavimento in declino. "C’era un varco aperto e sono entrato: io non rubo nulla, osservo e fotografo per passione"

Letti ancora fatti, un quadro di Mina appeso, l’angolo bar degli anni Ottanta, il pavimento in declino. "C’era un varco aperto e sono entrato: io non rubo nulla, osservo e fotografo per passione"

Entra nelle ville disabitate da anni per documentare spaccati di vita rimasti cristallizzati nel tempo. Una passione che lo spinge a rischiare perché spesso gli immobili sono pericolanti e hanno ancora dei proprietari che potrebbero non essere d’accordo con le sue intrusioni anche se fatte a fin di bene.

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È un "cacciatore di vita urbana", un "urbexer" per dirlo nel gergo degli appassionati, veri esploratori senza intenti di reato perché non rubano e non vandalizzano il luogo che visitano. Senza rivelare la sua identità, che potrebbe creargli problemi con la legge, il Carlino ha intervistato un "urbexer" di Falconara che il giorno di Pasquetta ha pubblicato sul proprio social network un video mentre esplora una villa a Posatora interessata dalla frana nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1982, più di quaranta anni fa. L’abitazione, su più piani, si trova in via Grotte, presenta crepe e i segni del movimento franoso che l’ha resa inabitabile ma sta ancora in piedi con il mobilio dell’epoca e i ricordi della famiglia che ci abitava.

"Mi piace scovare abitazioni e ruderi dove non abita più nessuno da anni - confessa l’urbexer - quelli dove è possibile accedere. Non forzo porte o finestre, entro solo dove gli accessi sono già aperti o presentano un passaggio dove posso passare. Il video sulla villa della frana l’ho fatto perché fu un evento che ricordo bene, facevo le superiori quando ci fu la frana e per un mese non andai a scuola. Ho trovato un quadro di Mina appeso, letti ancora fatti, il tipico angolo bar che si aveva in casa negli anni ‘80. L’abitazione è ancora in piedi ma il pavimento è molto in pendenza. Ero stato in precedenza in quella villa ma avevo trovato tutto chiuso, c’era anche un lucchetto. Poi navigando su internet ho visto un video fatto da altri esploratori urbani come me che erano riusciti ad entrare allora sono tornato a vedere. C’era un varco aperto così sono entrato e ho ripreso gli interni. Vista la condizione in cui la casa si trova potrebbe essere stata presa di vandali. All’esterno viene tagliata sistematicamente l’erba quindi ha ancora una priorità ma non ci sono nomi sul campanello. Non so di chi sia ma mi piacerebbe saperlo".

Le ville in zona frana furono tutte dichiarate inagibili dal Comune e andavano anche demolite. L’urbexer falconarese è stato anche dentro l’ex ospedale Umberto Primo, in centro ad Ancona, prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione per ricavarne un poliambulatorio (aperto di recente), all’ex Assam, all’ex caserma Saracini di Falconara e dentro Villa Pianetti a Monsano dove si è spinto fino alla cripta. "Lì purtroppo qualcuno ha violato le tombe - dice l’urbexer - ci sono stati i ladri. Le mie visite invece sono diverse, non tocco nulla, vado per rilassarmi, non cerco rogne ho solo scopo didattici. Di solito vado all’ora di pranzo, perché così non trovo eventuali barboni e non do nell’occhio. La Villa a Posatora mi ha commosso, ha avuto un impatto emotivo su di me mi ha fatto ricordare la mia infanzia".