Chiaravalle al voto: ecco chi tenta la corsa

Le forze politiche alla ricerca di un successore al sindaco Costantini. Non si escludono le primarie per i dem, il centrodestra tenta la coalizione

Migration

Amministrative nella città di Maria Montessori, mentre la maggioranza discute su chi tenterà di succedere al sindaco uscente Damiano Costantini, il centrosinistra prova a ritrovare l’unione perduta individuando un nome della società civile. Alle amministrative di maggio scomparirà per la prima volta il simbolo del Partito democratico e anche quelli delle altre componenti del centro sinistra e terzo polo e nemmeno il candidato dovrebbe essere un uomo né una donna di partito. Non si esclude il ricorso alle primarie anche se i tempi sono piuttosto stretti. Anche il centrodestra cerca di unirsi in coalizione: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega ma non c’è ancora un nome che unisca le tre forze e pronto a spendersi per la corsa alla poltrona di sindaco. All’interno della maggioranza (Chiaravalle Domani) non sembra più scontato il nome dell’attuale assessore Ettore Togni che sarebbe stato il candidato naturale prima che scoppiasse la grana del sindaco Damiano Costantini che ha patteggiato per stalking contro una funzionaria comunale. Lo stesso sindaco, poco prima che scoppiasse l’indagine sullo stalking, ha affidato a Togni anche la delega al Personale e ultimamente tra loro due si sarebbero consumate delle frizioni di non poco conto. Ecco che per la corsa alla carica di sindaco spuntano quello del vicesindaco e assessore alla Cultura Francesco Favi e dell’assessore ai servizi sociali Cristina Amicucci. La condizione sul tavolo è però che il sindaco uscente Damiano Costantini (eletto nel 2013 con il Pd) che non può effettuare il terzo mandato resti comunque in giunta. La personalità forte del primo cittadino in carica insomma farebbe fino in fondo da ago della bilancia nella scelta del nome che dovrà tentare di riconquistare voti per continuare a governare la città. "Siamo al lavoro per una coalizione ampia di centrosinistra che comprenda anche il terzo polo e il civismo – spiega Jacopo Falà consigliere comunale e segretario provinciale Pd -, la componente cattolica e la sinistra. Ci stiamo confrontando per individuare un candidato della società civile. Le primarie sono una possibile opzione ma ad oggi non sono state ancora decise. Stiamo ragionando e contiamo di arrivare ad una definizione della lista civica che non avrà simboli di partito tra gennaio e febbraio. Il Pd non si nasconde, certo – conclude Falà -, ci siamo, ma abbiamo scelto di andare verso una lista civica che unisca tutte le forze". Sara Ferreri