Cresce l’incidenza dei positivi sui tamponi: toccata quota 31,3%

Come capita regolarmente da due settimane, è Ancona la provincia con più contagi: 195 per un totale di 5.544

Il virus non frena, anzi continua a crescere l’incidenza dei positivi rispetto ai tamponi effettuati. Ieri si è ulteriormente saliti al 31.3% (sabato si era al 30.4%) con 502 infezioni su 1.605 test nel percorso per le nuove diagnosi. Il totale dei positivi individuati in tutta la regione dall’inizio della crisi pandemica sale così a 18.789. Come ormai capita regolarmente da due settimane a questa parte il numero maggiore dei contagi riguarda la provincia di Ancona che con i 195 di ieri si issa a quota 5.544 da febbraio ad oggi, nettamente davanti ai 4.165 di Pesaro che pure in primavera sembrava aver staccato tutti. Impressionante la sequenza dell’ultimo periodo nell’Anconetano con 16 giorni consecutivi di contagi in tripla cifra. Superiori al migliaio le infezioni registrate in appena cinque giorni: 220 mercoledì, 212 giovedì, 218 venerdì, 236 sabato e, appunto, 195 ieri. I casi domenicali comprendono 85 sintomatici, 115 contatti in ambiente domestico, 136 contatti stretti con positivi, 14 rilevati in ambiente di lavoro, 11 in contesti di socialità, 8 in ambiente assistenziale, 19 in setting scolastico, 3 rilevati dallo screening nel percorso sanitario e 3 rientri da un’altra regione.

Invece per altre 108 positività si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche: ciò significa che resta piuttosto alta la quota dei cosiddetti ignoti del virus (circa uno su cinque), in quanto si è individuato il contagiato, ma non il contagiante. Ancora un forte strappo per il numero delle ospedalizzazioni, la cui crescita si fa sempre più forte con quasi cento degenze in più su scala regionale in appena quattro giorni. Si è infatti passati dai 477 ricoveri di giovedì, ai 504 di venerdì, i 521 di sabato e i ben 562 di ieri con un netto più 41 in sole 24 ore. Salgono anche i pazienti in terapia intensiva: 69, ovvero due in più di sabato. Sette i decessi che sono stati contabilizzati nel bollettino quotidiano del Gores: tra questi anche un 87enne di Genga, seconda vittima della piccola località dell’entroterra affetta dall’infezione nello spazio di poche ore. Con le sette di ieri, diventano venti in tre giorni le persone decedute alle prese con il virus ed altre malattie pregresse. Sono 1.037 coloro che non ce l’hanno fatta in regione dall’avvio della pandemia, gran parte delle quali nel periodo primaverile, anche se negli ultimi giorni è tornato a salireil numero delle persone spirate, a conferma di come evidentemente il virus non accenni a perdere la sua aggressività.

a.d.m.