
Un'operazione di disinfestazione (foto di repertorio)
Ancona, 11 ottobre 2024 – Ha giocato la partita allo stadio “Leo Gabbanelli” di Castelfidardo, poi è tornato nella sua Tolentino, città dove risiede, ed è stato anche a Macerata. Così, adesso, tutte e tre le città hanno fatto scattare la profilassi perché quel 18enne è stato ricoverato presentando sintomatologia da Dengue. Il ragazzo sarebbe stato punto dalla zanzara tigre fuori dalla sua città di residenza, forse proprio a Castelfidardo. Al momento si trova confinato all’ospedale di Macerata. Un caso che non è isolato, anzi, nella sola Fano, dove era stato segnalato un caso, il focolaio si è allargato a 121 sintomatici. Era stata la prima segnalazione marchigiana.
Il contagio che adesso ha toccato anche l’Anconetano è di interesse nazionale, tanto che ieri al G7 Salute Michael Ryan, direttore esecutivo del programma emergenze sanitarie dell’Oms, ha detto: “Nelle Marche quest’anno abbiamo una emergenza legata all’insorgenza della Dengue come minaccia per la popolazione. Non è una diffusione massiva ma con 130 casi quest’anno di trasmissione locale comparati con 82 dello scorso anno e zero dell’anno prima, il trend è preoccupante. Per le prossime settimane è probabile però che l’incidenza dei casi decresca per l’arrivo del freddo. La malattia si muove proprio con le zanzare e queste stanno cambiando, pungono anche di giorno e stanno aumentando in densità. È quindi l’aumento della densità delle zanzare che sta creando un problema e questo anche a causa dei cambiamenti climatici. Dobbiamo agire ora per impedire che il problema si ripresenti anche il prossimo anno, e quindi bisogna ridurre il numero e la densità delle zanzare vettori e aumentare la conoscenza dei sintomi anche tra medici e infermieri per avere dei trattamenti precoci quando necessari”. Ryan ha ricordato che ci sono dei vaccini contro la Dengue sul mercato: “Credo che in questo momento in Italia non siano prioritari. Qui la Dengue non è un malattia endemica e ci sono piccoli focolai. I vaccini sono una soluzione fantastica ma allo stesso tempo ci sono soluzioni più facili ed economiche a partire dal controllo dei vettori. Se la situazione invece peggiorasse, con migliaia di casi e con più decessi, allora si dovrebbe prendere un considerazione la misura della vaccinazione”.
A Castelfidardo come detto è scattato il protocollo. “Per tre giorni (dalla serata di ieri a quella di domani sera) si procederà ad effettuare tre interventi di disinfestazione notturna straordinaria contro le zanzare tigre – dice il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani – Le aree interessate dalla disinfestazione sono la zona dello stadio e il rione Buozzi, il parco delle Rimembranze con il cimitero all’interno e il primo tratto di via Bramante, e poi tutte le vie Boito, Mascagni, Vivaldi, Respighi e Donizetti. Tutti i residenti delle aree interessate sono invitati a chiudere le finestre delle proprie abitazioni nelle ore notturne in cui si svolge il trattamento, non lasciare all’aperto cibi o altre sostanze commestibili né stesi all’aperto panni od altri indumenti, attendere almeno 7 giorni prima di consumare verdura e frutta coltivata in giardini ed orti e di procedere comunque ad accurato lavaggio preventivo delle stesse e tenere gli animali domestici in ambienti chiusi e rimuovere eventuali abbeveratoi posti all’aperto”.