REDAZIONE ANCONA

Discoteca Noir, licenza a rischio di revoca

Gestione in affitto a una persona priva di titoli per gestirla, multato 45enne. Il mese scorso il locale era stato chiuso per violazione delle norme anti Covid

Prima si era vista costretta a restare chiusa per cinque giorni per il mancato rispetto delle normative anti Covid ma ora la discoteca Noir rischia di vedersi revocare la licenza. I proprietari del locale a metà del mese scorso avevano ricevuto un provvedimento di chiusura temporaneo per inadempienza alle misure di prevenzione anti Covid, ma ora il noto locale jesino è finito di nuovo sotto la lente d’ingrandimento delle forze di polizia.

Infatti, secondo le indagini svolte della polizia amministrativa del commissariato di Jesi, sarebbero risultate alcune irregolarità sulla cessione della stessa attività. A seguito degli accertamenti effettuati del commissariato, è emerso come la società titolare della discoteca abbia ceduto a titolo di affitto la gestione del locale, senza comunicarlo, ad un altro soggetto risultato sprovvisto di licenza. Il provvedimento è stato dunque notificato ad un quarantacinquenne, che dovrà pagare una sanzione amministrativa ancora da stabilire ma che comunque può andare da un minimo di 256 a un massimo di 1.032 euro.

Il Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Jesi, a cui il provvedimento è stato trasmesso, dovrà poi valutare l’eventuale revoca della licenza in capo al precedente titolare. Il blitz dei poliziotti era scattato sabato sera alla discoteca Noir dove erano stati trovati personale e giovani avventori senza mascherine. In seguito al controllo era scattato il provvedimento di chiusura per cinque giorni per il mancato rispetto delle normative anti Covid, ma già dopo la mezzanotte del sabato successivo il locale aveva riaperto. La squadra amministrativa e di sicurezza della polizia amministrativa della questura aveva notificato il provvedimento di chiusura per cinque giorni del locale notturno che aveva da poco riaperto i battenti, dopo un anno e mezzo di silenziatore imposto dalla pandemia e dalle misure governative per diminuire la diffusione del contagio. Si è trattato di controlli di polizia amministrativa, disposti dal questore di Ancona, Cesare Capocasa. In quell’occasione al titolare del locale era stata comminata una sanzione amministrativa di 400 euro per la violazione della normativa anti-Covid.

Nel contempo era stato sanzionato amministrativamente un addetto alla sicurezza che prestava servizio all’ingresso del locale, senza essere iscritto nell’apposito elenco prefettizio. A quest’ultimo è stata elevata una sanzione di 1.600 euro e la stessa era stata applicata anche al titolare del locale, come previsto dalla normativa di settore.

Sara Ferreri