Hospice chiuso, l’Asur si impegna a riaprire

Il sindaco Ghergo ha incontrato il dimissionario direttore Guidi e ha sentito anche il capo dell’Asur Marche Storti: "Arrivate assicurazioni"

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Il neosindaco Daniela Ghergo in prima linea per la riapertura dell’hospice bacchetta anche i vertici Asur chiama in causa il governo regionale e chiede garanzie sui tempi di ripristino. Quella di martedì è stata un’intensa giornata di contatti per il sindaco Ghergo, impegnata a salvare l’hospice di Fabriano e garantirne il ritorno nella sua sede, al piano terra dell’ospedale Profili. Dalla scorsa settimana è accorpata al dipartimento di medicina per via della carenza di personale. "Martedì – riferisce il sindaco - ho incontrato nel mio ufficio il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi, firmatario del provvedimento di autorizzazione al trasferimento dell’Hospice nei locali attigui al reparto di Medicina. Il dottor Guidi, premettendo di aver rassegnato le dimissioni dal suo incarico e di essere in funzione fino a venerdì (domani, ndr), ha motivato le ragioni della decisione con la carenza di personale infermieristico, che avrebbe altrimenti determinato la chiusura di altri reparti. Ho ribadito l’inopportunità della decisione, che fa gravare su pazienti terminali il peso di problemi organizzativi che avrebbero potuto essere affrontati per tempo e in altro modo". E ancora: "Ho chiesto la riapertura immediata e garanzie sui tempi di ripristino, che il dottor Guidi si è impegnato a comunicarmi, perché Fabriano non può assolutamente perdere un’eccellenza come l’hospice, che rappresenta un fiore all’occhiello dell’assistenza ai malati. All’esito dell’incontro - prosegue il sindaco - ho sollecitato il direttore generale dell’Asur Nadia Storti (che nelle prossime settimane sostituirà anche il dimissionario Guidi, ndr) e l’assessore regionale Saltamartini ad intervenire per garantire il ripristino della piena funzionalità della struttura, che, attualmente, si trova in locali inadeguati che non garantiscono le finalità di accoglienza e condizionano anche la vicinanza dei familiari. Da parte loro – conclude il sindaco - ho ricevuto garanzie della massima attenzione a ricercare, di concerto con il direttore dell’Area Vasta 2, una soluzione in tempi strettissimi".

Ieri il sindaco si è recata all’hospice "per verificare la situazione e portare la solidarietà della città di Fabriano a chi sta incolpevolmente subendo i disagi di problemi che non possono essere fatti ricadere sui malati e sulle loro famiglie". Ci sarebbero buone possibilità che l’hospice possa tornare a breve nella sua sede originaria: "Oggi c’è stato un sopralluogo – ha annunciato ieri il medico in famiglia in pensione Giorgio ieri - ed entro pochi giorni si riaprirà il reparto superando tutte le difficoltà esistenti". Ma resta da sciogliere il nodo del personale.

Sara Ferreri