Il Covid rialza la testa. E arrivano i profughi

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"Il nuovo aumento dei contagi Covid sta riguardando anche la nostra città e mi preoccupa molto, anche alla luce del fatto che dovremo ospitare profughi dall’Ucraina molti dei quali non vaccinati". Così il sindaco Massimo Bacci ieri non ha nascosto le proprie preoccupazioni sulla guerra in atto e sulla situazione pandemica non ancora risolta. "Ci sono persone – ha aggiunto - in fuga da una guerra inaccettabile e ricordo sono milioni di persone, stanno arrivando alla spicciolata ma presto confluiranno sui territori anche con i canali ufficiali e richiedono impegno anche dal punto di vista sanitario". Preoccupazioni emerse durante la presentazione ieri in Comune del nuovo coordinamento delle associazioni del volontariato e delle Aps della Vallesina, coordinamento formato da 54 associazioni. "Il coordinamento nasce come espressione territoriale del Csv – spiega il nuovo coordinatore Stefano Squadroni – che nel contesto marchigiano rappresenta un punto di riferimento tecnico, amministrativo e legislativo fondamentale per tutte le nostre associazioni locali". Il sindaco Massimo Bacci nel ringraziare le associazioni per quanto fatto in questi due anni di pandemia ha voluto sottolineare l’importanza di Volontarja iniziativa che prevede incontri nelle scuole con gli studenti. Nel nuovo coordinamento "dopo due anni di posticipo a causa del Covid" Stefano Squadroni (Uisp) succede a Carlo Bellocchi (Ctg) che rimane nel direttivo insieme a Maria Letizia Gianuario (Avis) e Maurizio Possedoni (Monsano Cult). New entries sono Giada Alagic (Impact) che sta prendendo le redini di Volontarja e Emanuel Santoni (Ente Palio di San Floriano). "Aderire al coordinamento – spiega Squadroni - non ha un costo, non è un’associazione ma un’espressione della realtà associativa della Vallesina, riconosciuta dall’Amministrazione comunale. Non forniamo servizi ma ci impegniamo affinché il "fare volontariato" diventi cultura, formazione e occasione di confronto e dialogo. Vorremo facilitare la fioritura interiore di quel sentimento che porta sentirsi "appartenenti a una comunità". E lo stiamo attuando con Volontarja, una bella e solida esperienza di co-programmazione tra pubblico e privato sociale e l’occasione per far sviluppare nei giovani quelle soft skills tanto apprezzate nel mondo del lavoro. Fino a ieri siamo stati quasi esclusivamente sentinella dei bisogni delle associazioni e abbiamo cercato di rispondere a queste necessità proponendo formazione e dialogo con le amministrazioni comunali di riferimento. Oggi ci candidiamo a consiglieri della pubblica amministrazione".