Reliquie di san Ciriaco per benedire la città:: "Ricordatevi di essere dei costruttori di pace"

Il messaggio del vescovo Angelo Spina sul sagrato della cattedrale. L’omaggio del vicesindaco Zinni: "Ognuno faccia la sua parte".

Reliquie di san Ciriaco per benedire la città:: "Ricordatevi di essere dei costruttori di pace"

Reliquie di san Ciriaco per benedire la città:: "Ricordatevi di essere dei costruttori di pace"

"San Ciriaco benedica questa città, i suoi abitanti, i bambini, i giovani, gli anziani e gli ammalati". Parole queste di monsignor Angelo Spina, Arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo nel momento in cui, al termine della celebrazione eucaristica, sul sagrato della Cattedrale, ha benedetto Ancona con la croce in cui sono conservate le reliquie di san Ciriaco e della Croce di Cristo. La mattina di ieri, in occasione della festa del patrono, si è aperta con la messa, celebrata dal Vicario don Luca Bottegoni, nella cripta dei santi alla presenza di tantissimi anconetani. E moltissimi sono stati i cittadini che hanno poi partecipato, alle 10.30, alla messa presieduta dall’Arcivescovo cui è intervenuto il vicesindaco di Ancona, Giovanni Zinni, essendo il sindaco impegnato fuori città. Prima della messa Zinni, a nome di tutta l’Amministrazione, si è recato, accompagnato da monsignor Spina e dall’assessore Orlanda Latini, alla tomba del Santo recando un mazzo di fiori. "I santi sono la via della pace – ha detto l’arcivescovo – che unisce oriente e occidente, la realtà civile e quella ecclesiale. Ciriaco e Ancona sono un binomio inscindibile. San Ciriaco protegge questa città, le sue persone e l’intera diocesi, benedica il vostro lavoro perché siate costruttori di bene e di pace".

Nel ringraziare il vescovo, il vicesindaco ha tenuto a sottolineare come san Ciriaco "protegge non solo questa bellissima città ma anche tutti i comuni delle Marche. Guardando a san Ciriaco speriamo che ognuno faccia la sua parte per un mondo migliore, una città e una amministrazione comunale migliore con uno sguardo sempre attento a chi è più in difficoltà. Noi cercheremo di essere d’aiuto". E nell’omelia, durante la celebrazione, monsignor Spina ha parlato di Ancona, una città che accoglie, dove "c’è un desiderio latente, quasi una necessità di ricostruire relazioni forti tra singoli, corpi sociali e istituzioni. Abbiamo una grande opportunità: prenderci a cuore gli ultimi, dando loro spazio e voce, è infatti quanto di più nobile e nobilitante ci sia per rimettersi insieme tra tanti soggetti diversi. E’possibile! La risposta è sì, se ci lasciamo guidare dal nostro patrono san Ciriaco ad abbracciare la Croce gloriosa di Cristo salvatore, unica nostra speranza e nostra pace".

La liturgia si è po conclusa con l’intonazione del canto "Inno a san Ciriaco" le cui parole e musica sono state scritte da monsignor Spina con l’armonizzazione del maestro Tullio Andrioli. Nel pomeriggio, alle 17.30 l’Arcivescovo ha presieduto la santa messa alla presenza delle autorità cittadine e del clero della Diocesi.

Claudio Desideri