Il Pd: "Aguzzi si dimetta". E lui: "Non ci penso"

Scontro in Consiglio regionale sulla gestione dell’allerta meteo e dei danni provocati. Intanto debuttano i nuovi assessori dopo il rimpasto

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Nel giorno dell’insediamento della giunta Acquaroli 2.0, ecco servito lo scontro a distanza tra il capogruppo Pd Maurizio Mangialardi e l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. È nato tutto dopo la mozione di sfiducia presentata in Consiglio dai dem – e sottoscritta anche dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri - per chiedere le dimissioni dello stesso Aguzzi, reo per il Pd di una gestione "superficiale, pressapochista e non adeguata" della prima emergenza post alluvione del 15 settembre. Secondo i promotori dell’atto (articolato in sei punti presentati dal consigliere Romano Carancini, ndr), un’altra gestione probabilmente non avrebbe mutato le cose per i danni a case e imprese, ma invece una diversa gestione della fase di allerta "forse avrebbe aiutato le persone".

Per Mangialardi è emerso anche "un fatto politico: il presidente in occasione del Consiglio straordinario (quello del caso-Ciccioli, ndr) non ha voluto affrontare le modalità di gestione di quella fase ma è stata certificata per inadeguatezza dal fatto che lo stesso presidente ha chiesto una Commissione d’indagine sulla struttura che gestisce e che evidenzia una carenza nel percorso. Non si scarica sui tecnici – ha aggiunto - quando i politici non adempiono ai propri obblighi", puntando il dito sugli assessori regionali in campagna elettorale per le Politiche del 25 settembre, "tra i quali Aguzzi: non era il caso che si candidassero, che facessero campagna elettorale, sarebbe stato prudente togliere la delega alla Protezione civile in campagna elettorale".

Pronta la replica del diretto interessato, l’assessore in quota Forza Italia, all’ex sindaco di Senigallia: "Io non penso minimamente alle dimissioni – ha chiarito -. È legittimo che un’opposizione ponga una mozione di sfiducia, ma io penso che non dovremmo speculare su queste vicende". Quindi la stilettata a Mangialardi: "Se io volessi rilanciare, cosa che non ho mai fatto fino ad oggi perché ho sempre espresso solidarietà all’allora sindaco Mangialardi per quanto avvenne nel 2014 in una situazione similare, io potrei sfidarlo dicendo ‘rinuncia alla prescrizione’. Mangialardi ha un processo in corso (è rinviato a giudizio per inondazione colposa per l’alluvione che nel 2014 colpì Senigallia, ndr) che sta per andare in prescrizione, quindi rinunci e si faccia giudicare. Se è sereno e tranquillo e chiede conto a me si faccia giudicare", ha insistito Aguzzi.

Chiuso questo capitolo, in precedenza c’era stato l’insediamento della nuova Giunta, con i tre volti nuovi Goffredo Brandoni, Chiara Biondi, Andrea Maria Antonini, e i nuovi consiglieri Simone Livi, Monica Acciarri e Lindita Elezi. L’ex sindaco di Falconara, al Bilancio al posto del senatore Guido Castelli, si è soffermato sull’alluvione: "All’interno del bilancio della Regione penso che ci saranno margini per un nuovo intervento sul capitolo alluvione. In giunta ieri abbiamo parlato di questo e cioè che oltre ai 5 milioni di euro già stanziati occorre metterne altri. Altrettanto vale per il caro energia". Brandoni, dopo la seduta del suo "nuovo inizio" in Regione, ha parlato di "un primo giorno di scuola. Ognuno nella vita ha avuto tanti primi giorni di scuola. Ad esempio per me sono stati quando sono stato eletto sindaco la prima volta, poi quando sono stato confermato ma sicuramente oggi provo la stessa emozione di quando nel 2001 sono stato eletto consigliere comunale".

Le altre formalità dal Consiglio: si è cominciato con la presa d’atto delle dimissioni dei componenti dell’Esecutivo regionale dimissionari, perché eletti in Parlamento, il subentro dei nuovi assessori, il passaggio di due consiglieri da supplenti a effettivi e l’ingresso di tre nuove componenti dell’Assemblea regionale dovuti sempre all’uscita di altrettanti neo parlamentari. A tutti il governatore Francesco Acquaroli ha augurato "i migliori auguri per un proficuo lavoro".