Il tribunale si candida per 10 milioni

Pannelli fotovoltaici sul tetto, ascensori con una pulsantiera unica, luci al led a basso consumo e nuove controsoffittature. Il palazzo del tribunale di Ancona, sede anche della Procura, si fa green grazie ad un intervento di efficientamento energetico e di riqualificazione finalizzata all’incremento del comfort ambientale e della sostenibilità dell’immobile. I lavori, del costo complessivo di 10 milioni di euro, finanziati con il Pnrr, potrebbero finire in gara già a partire da giugno. Ieri il progetto definitivo è stato presentato nella biblioteca di Palazzo di Giustizia alla presenza della procuratrice capo Monica Garulli e della presidente del tribunale Edi Ragaglia. A mostrare il grande restyling in programma c’erano gli ingegneri che hanno redatto il progetto che è in fase di approvazione al ministero. "Sarà il primo tribunale green – spiega la presidente Ragaglia – con un risparmio energetico notevole sia per le nuove illuminazioni di cui ci doteremo e per le tecniche di riscaldamento con una riduzione anche delle emissioni nocive nell’aria di anidride carbonica". La consegna dei fine lavori è per marzo 2026, in tre anni. Le cupole trasparenti del tetto verranno sostituite con pannelli fotovoltaici color cotto, come i coppi delle case limitrofe, per migliorare anche la visuale aerea. "Il sistema di illuminazione interna sarà intelligente – continua Ragaglia – e in grado di spegnersi da solo se nella stanza non c’è nessuno. Dove è più buio farà più luce, dove entra più luce naturale ne farà di meno. L’ascensore avrà un pulsante unico per la chiamata e arriverà quello più vicino". Tra energia prodotta e quella consumata il tribunale green potrà essere autosufficiente ad eccezione di piccoli periodi invernali quando ci sarà meno sole. I lavori si faranno torre per torre, piano per piano, senza bisogno di chiudere.

ma. ver.