RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Liberi di studiare e imparare: tutto grazie alla Costituzione

In classe abbiamo letto gli articoli 33 e 34 e ci siamo resi conto di quanto siamo fortunati. Sono nate anche due poesie e una è dedicata all’articolo 3: "La legge è uguale per tutti".

Un disegno tratto dalla lettura della Costituzione

Un disegno tratto dalla lettura della Costituzione

In classe noi alunni della scuola ‘Gianni Rodari’ di Ancona abbiamo realizzato un lavoro che ci ha fatto riflettere sugli articoli 33 e 34 della Costituzione italiana. La scuola è aperta a tutti. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

Molte volte non ce ne rendiamo conto, ma siamo veramente fortunati, perché siamo liberi di studiare e imparare cose nuove, senza pensare che quando diciamo: "Non voglio andare a scuola" oppure "Non ho voglia di fare i compiti", molti bambini nel mondo non possono andarci e avere un’istruzione, perché sono obbligati a lavorare per guadagnare da vivere per tutta la loro famiglia.

Come dichiara l’articolo 34 della Costituzione italiana, tutti hanno il diritto di andare a scuola e raggiungere i gradi più alti degli studi, mentre la Repubblica aiuta chi ne ha bisogno regalando borse di studio e assegni alle famiglie.

Nell’articolo 33 si cita che tutti sono liberi di insegnare e i docenti hanno il dovere di tutelare i propri alunni assicurandosi che abbiano un’istruzione.

Per lavorare in particolare sugli articoli 33 e 34 siamo partiti dal libro "La Costituzione raccontata ai bambini". Li abbiamo prima letti insieme, ascoltandoli dalle voci delle nostre maestre, e in seguito abbiamo ragionato sul loro significato.

Le riflessioni più importanti emerse ci hanno portato alla conclusione che dobbiamo essere davvero contenti perché siamo liberi di studiare e non siamo obbligati a lavorare, cosa che prima ritenevamo scontata.

Successivamente ci siamo divisi in piccoli gruppi e un gruppo si è occupato dei due articoli approfondendoli e creando la seguente poesia: "Tutti abbiamo il diritto di studiare e nella scuola ci dobbiamo tutti amare, perché avremo tutti un’educazione. Tutti siamo liberi di insegnare e nessuno ce lo potrà mai vietare. Con scienze, arte e geografia faremo della nostra mente una fantasia!".

Un’altra poesia che è sbocciata dalle nostre menti è questa, riferita all’articolo 3: "La legge è uguale per tutti per bambini e per adulti. Aiutiamo tutto il mondo per sorridere ogni giorno. Ho fatto un sogno dove tutti siamo uguali, ogni bambino aveva il diritto di sconfiggere il proprio conflitto".

Quando siamo arrivati alla fine di questo lavoro tutti eravamo soddisfatti del risultato ottenuto, specialmente perché abbiamo capito che non ci dobbiamo lamentare per la scuola in quanto abbiamo la possibilità di andarci, mentre altri bambini non hanno questo privilegio.

Maria B., Adam B., Mattia F., Aurora M., Aurora P., Giulia S. e Xia Q. Classe VA scuola Rodari di Ancona

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