L’impianto da spazzamento a Montemarciano

In alternativa l’assemblea Ata prenderà in considerazione Maiolati Spontini: si parla di trentamila tonnellate l’anno di rifiuti

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Verso la realizzazione dell’impianto dei rifiuti da spazzamento stradale a Montemarciano a due passi dal casello autostradale o in alternativa a Maiolati Spontini. Se n’è discusso all’assemblea Ata chiamata ad approvare il documento unico di programmazione che inserisce l’investimento diretto da parte della stessa Ata per l’impianto che dovrebbe ricevere e trattare il rifiuto proveniente non solo dalla provincia di Ancona, ma anche di quella di Macerata e Pesaro. Si parla di 30mila tonnellate l’anno di rifiuto proveniente dallo spazzamento stradale e degli arenili e da trattare nell’impianto da costruire in provincia di Ancona, un sovradimensionamento rispetto al fabbisogno della provincia di Ancona che non piace ad alcuni componenti dell’ambito ma che sarebbe necessario per rendere sostenibile l’investimento. La candidatura di Maiolati Spontini dove si trova la discarica chiusa di recente sembra non avere troppe chance. Ad accendere il dibattito in assemblea Ata mercoledì proprio questa location con il sindaco della vicina Castelbellino Andrea Cesaroni che ha minacciato di fare un’ordinanza per bloccare l’accesso dei mezzi pesanti (è previsto il passaggio di 30 camion al giorno) in transito nel territorio comunale e quindi il passaggio verso la discarica La Cornacchia di Moie. A Montemarciano l’impianto verrebbe realizzato dopo la rotatoria della Gabella, davanti al ristorante Piazza Padella. Entro settembre è prevista la decisione sulla location dell’impianto di spazzamento che già negli anni scorsi ha diviso la Vallesina (doveva essere realizzato prima a Monte Roberto poi a Castelplanio ma i comitati di cittadini hanno spinto al dietrofront). Resta ancora tutta da definire la location per il biodigestore che si era ipotizzato di realizzare a Jesi e che tanto aveva fatto discutere i sindaci dell’Ata. Portare l’umido fuori regione come si sta facendo da anni ormai, rappresenta un costo importante per i Comuni e per i cittadini. Proprio ieri il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo in consiglio comunale ha escluso la location della Coppetella proposta nel recente passato dalla giunta Bacci anche per "l’intrecciarsi con il tema Amazon che qui dovrebbe insediarsi" ha detto il neo primo cittadino. Per la realizzazione del biodigestore che dovrebbe trattare il rifiuto umido di tutta la provincia, anche la sindaca Valeria Mancinelli aveva proposto come possibile location il territorio del capoluogo.

Sara Ferreri