REDAZIONE ANCONA

Niko Pandetta, il neomelodico del "41 bis"

Il trapper catanese che inneggia allo zio boss sarà a Jesi, ma il suo show è stato annullato a Ostia

Niko Pandetta domani in concerto a Jesi. Il ristorante pizzeria Braceria Colle Paradiso annuncia "il mega concerto" nell’area all’aperto, i follower esultano e scatta il tam-tam sui social tantochè ieri sono state stoppate le prenotazioni. Per chi non lo conoscesse Niko Pandetta, corpo pieni di tatuaggi, pose con pistole d’oro e mazzette di soldi in mano è un trapper e prima cantante neomelodico catanese il cui concerto di Ostia, venerdì scorso, è stato annullato dagli stessi organizzatori dopo un fiume di polemiche sollevate dal comitato ‘Collaboratori di giustizia’. Del resto Niko Pandetta che di recente ha cercato di prendere le distanze attraverso alcune dichiarazioni, dalla mafia e dal suo passato che le strizzava l’occhiolino, è famoso per la sua hit da oltre 3 milioni di click su Youtube dal titolo "Dedicata a te", ovvero allo zio Salvatore Cappello, boss attualmente condannato al 41 bis dal 1993, pezzo da novanta tra le fila di Cosa Nostra catanese e oggi capo carismatico di una cosca potente e temuta tra le vie di Catania. Pandetta è diventato celebre grazie ad alcuni testi dedicati ai detenuti, soprattutto a quelli che versano in regime di 41 bis. Cinque anni fa aveva dedicato proprio allo zio la canzone"Dedicata a te". "Zio Turi – canta Niko Pandetta - io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis". Il cantante, solitamente, inizia i suoi video rivolgendosi agli "ospiti dello Stato" e anche a chi "purtroppo sta al 41-bis." "L’ispiratore" dei suoi versi è zio Turi, alias Salvatore Cappello. La sua è stata una carriera nata in salita. Famiglia complicata e padre tossicodipendente, a 20 anni è arrestato per rapina e spaccio di stupefacenti. Quattro anni dopo, mentre era agli arresti domiciliari è stato trovato dalle forze dell’ordine a spacciare droga lanciandola dal balcone del suo appartamento a Catania. Oggi, Niko Pandetta ha 25 anni e dice di essere cambiato. "Se facessero una legge che punisce chi inneggia alla mafia non mi sentirei leso nella mia creatività – ha dichiarato - perché in fondo abbiamo una responsabilità verso chi ci segue. Parlo di milioni di follower, spesso giovani per i quali siamo un esempio". Dalla malavita al sesso: ‘Bum, bum, bum’ l’ultimo video di Pandetta, catena d’oro e crocifisso al collo, circondato da una decina di lato b ondeggianti in tanga ‘criminali’ come li definisce lui stesso, ha superato quota 2,7 milioni di visualizzazioni su YouTube. A invitarlo a Jesi i gestori del ristorante Colle Paradiso che siciliani come il noto trapper l’hanno invitato nel loro locale. L’ingresso al concerto ha un costo di 50 euro.

Sara Ferreri