"Piscine, noi non molliamo ma così rimanere aperti diventa un incubo"

Mirko Santoni, presidente del Team Marche che gestisce gli impianti di Jesi, Moie e Osimo lancia un appello

"Siamo in una situazione gravissima per il Paese, è necessario fare qualcosa per evitarne il fallimento. Noi vogliamo tenere aperti i nostri tre impianti che sono un servizio pubblico e siamo fiduciosi di poterlo fare". Mirko Santoni è presidente della Team Marche che ha in gestione le piscine comunali di Jesi, Moie e Osimo, impianti energivori alle prese con bollette soprattutto del gas ma anche dell’elettricità record, oltre dieci volte le cifre dello scorso anno.

"La crisi del gas è precedente la caduta del governo – rimarca Santoni – e va affrontata senza ritardi. Noi abbiamo un dialogo aperto con i Comuni di Osimo, Jesi e Maiolati Spontini e il Cis. Già negli anni scorsi con la pandemia i Comuni hanno aiutato gli impianti natatori a restare aperti. Le loro risorse sono limitate e per questo è necessario un intervento ulteriore, purtroppo il tavolo aperto con la Regione non ha prodotto risultati e ad oggi non c’è un confronto aperto con gli amministratori regionali. Parliamo di un incremento annuo di 150mila euro di costi in più per ciascun impianto con tariffe del gas salite da 0,20 euro a metro cubo a oltre 3 e dell’energia più che triplicata. C’è grande amarezza e il dubbio che vogliano portarci a indebitarci ma noi non molliamo. Abbiamo deciso di non aumentare le tariffe fino a dicembre, consapevoli che anche le famiglie sono alle prese con rincari e aumenti importanti delle bollette".

Di certo però così, in assenza di interventi non si potrà andare avanti a lungo. "Speriamo mettano un tetto al prezzo del gas – rimarca Santoni – noi siamo disponibili a studiare progetti che possano incrementare l’efficientamento delle vasche e fare in modo che gli impianti consumino meno energia. Di fatto noi ci sostituiamo al pubblico con tariffe agevolate, offriamo corsi di nuoto a 8-9 euro. Non si dimentichi che campioni come Alessandro Ragaini sono tali grazie agli impianti come quello di Moie che contiamo di riaprire il 12 settembre, i quali funzionano sul territorio. Non si pensi poi – conclude il presidente di team Marche – che chiudere voglia dire evitare spese perché ci sono dei costi fissi comunque da sostenere e gli impianti non possono essere bloccati, pena il danneggiamento degli stessi".

Sara Ferreri