"Poliarte, ecco perché l’ho ceduta a Straffi"

Lo storico presidente dell’Accademia racconta i retroscena dell’acquisizione da parte della Rainbow: "C’è la massima stima"

Migration

di Raimondo Montesi

Una storica realtà anconetana, che soprattutto negli ultimi anni ha stabilito relazioni in vari Paesi del mondo, e un’altra più giovane, che il mondo l’ha conquistato in breve tempo grazie a un mix di genio creativo e fiuto imprenditoriale. Ora le due creature di Giordano Pierlorenzi, da cinquant’anni anima dell’Istituto (oggi Accademia) Poliarte, e Iginio Straffi, fondatore e guida del Gruppo Rainbow (avete presente le fatine Winx?), nonché presidente di Colorado Film, sono una cosa sola. La Rainbow ha acquisito la Poliarte, in un’ambiziosa operazione proiettata nel futuro che parla di alta formazione e specializzazione, fantasia e talento, made in Marche e made in Italy (e un po’ anche made in Ancona).

"Avrei potuto cedere Poliarte ad altri – racconta Pierlorenzi – Ho avuto richieste da parte di realtà importanti, ma ho scelto Straffi perché lo conosco e lo stimo. Entrambi siamo legati alla figura di Don Lamberto Pigini, nel cui ente di formazione professionale Osfin, Opera San Filippo Neri, io lavoravo, fino a diventare il coordinatore di tutte le sedi italiane. Contemporaneamente ero direttore del Cnipa di Ancona, poi diventato Poliarte". Pierlorenzi, che resta nell’accademia di design come presidente e direttore del Comitato scientifico, ricorda che la sede di via Miano era un tempo quella dell’Euroschool, la scuola di lingue di Don Pigini. "Ho conosciuto Straffi nel Gruppo Pigini, dove lui entrò come illustratore". Ma al di là del ricordi personali, il professor Pierlorenzi spiega che "ho accettato la proposta di Straffi perché mi piace il suo progetto, che vuole sviluppare le Marche e l’Italia, portandole sempre più in tutto il mondo. In fondo è sempre stato anche il mio obiettivo con la Poliarte".

C’è chi teme che il progetto possa ‘sminuire’ il ruolo di Ancona, anche perché la progettata accademia di cinema targata Rainbow nascerà a Villa Bonaccorsi di Potenza Picena. Pierlorenzi non è d’accordo: "Ben venga l’accademia di cinema a Villa Bonaccorsi, dove tra l’altro noi abbiamo organizzato eventi stupendi. Ma va ricordato che di recente il Ministero ha autorizzato due nostri corsi: Cinema e new media e Set e location design. Senza dimenticare che fin dagli anni Ottanta abbiamo fatto corsi di cinema, anche se non erano il nostro core business. La Poliarte, in ogni caso, resterà il polo del design, oltre che dell’ergonomia e delle risorse umane, nel senso di studio della psicologia del fattore umano".

Insomma, un filo rosso legherà Poliarte e la nuova accademia di Villa Bonaccorsi. Di una cosa Pierlorenzi è assolutamente consapevole: "Il settore cinema ci apre scenari enormi". Scenari in cui anche il capoluogo marchigiano potrà essere protagonista.