"Pronto soccorso come una bolgia dantesca Politica incompetente, vergogna sanitaria"

La testimonianza del vigile del fuoco Maurizio Ulisse che martedì ha accompagnato il padre in ospedale: "Attese estenuanti, la gente fuggiva"

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di Pierfrancesco Curzi

"L’altro giorno in pronto soccorso a Torrette ho visto scene a limite della decenza. Gente esausta che dopo ore di caos in attesa di una visita, senza assistenza, pazienti che si staccavano i sensori e le ‘farfalle’ (gli allacci delle flebo, ndr) e se ne andavano senza neppure disinfettarsi. Uno stato di totale anarchia e il personale sanitario in servizio abbandonato a se stesso. Loro, le prime vittime". Maurizio Ulisse è un vigile del fuoco in servizio al comando di Osimo e nella sua carriera professionale si è occupato di emergenze e spesso è capitato al pronto soccorso di Torrette. Martedì pomeriggio il servizio è andato letteralmente in corto circuito, con attese fino a dieci ore per i codici verdi e decine di pazienti assiepati in uno spazio ristretto: "Martedì ho accompagnato mio padre in pronto soccorso per un problema, siamo arrivati alle 11,45 e lui è stato dimesso alle 20 – aggiunge Ulisse – In quelle ore interminabili ne ho viste di tutti i colori, tra cui gente innervosita aggredire verbalmente l’addetta al triage, lei poveretta, da sola a occuparsi di tutto senza il supporto di nessuno. I comportamenti di alcuni visitatori sono stati assurdi, ma tutto ciò è provocato dall’organizzazione del sistema. A un certo punto mi sono sentito io di bloccare gente che entrava nelle stanze, nei box, per evitare una deriva. Ricordo in maniera nitida una ragazza con un problema cardiaco accolta nel box triage perché non c’era la possibilità di occuparsi di lei a causa dell’arrivo di codici rossi a raffica. Ripeto, il sistema è saltato l’altro giorno e qualcuno deve intervenire per evitare che accada di nuovo". Già ieri il Carlino aveva raccolto il grido disperato di una coppia in attesa per mezza giornata (vedi prezzo sotto), poi sempre martedì Ulisse ha pubblicato un duro post sulla sua pagina social: "Una vergogna sanitaria – ha scritto il vigile del fuoco su Facebook l’altro ieri – Da 6 ore mi trovo al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette e sto assistendo ad una autentica bolgia dantesca. Rispetto delle normali regole sul distanziamento totalmente disattese; spazi sottodimensionati e persone con bisogno di aiuto in piedi o appoggiate ai muri; una sola infermiera che deve gestire accettazione e ingressi personale ambulanze; gestione delle chiamate fuori controllo con conseguenti chiamate a vuoto; attese con sintomi simili infarto non minori di 5 ore; persone ormai stressate che abbandonano il pronto soccorso e ritornano a casa. La politica non può più gestire una situazione emergenziale di questo tipo. È assolutamente incompetente. L’iniziativa più saggia è il commissariamento. Che sia chiaro, il problema politico non è solo di oggi, ma non credevo di poter assistere ad una situazione del genere. E intanto la dirigenza asservita alla politica viaggia nell’oro. Per un cittadino e vigile del fuoco sempre nel soccorso tutto questo è intollerabile".