Ancona, altre siringhe infilzate sugli alberi. La sfida

Anconambiente aveva ripulito, i tossicodipendenti sono tornati

Il nostro giornalista mostra le nuove siringhe infilzate sui rami (foto Antic)

Il nostro giornalista mostra le nuove siringhe infilzate sui rami (foto Antic)

Ancona, 29 settembre 2019 - Abbattuti i ‘totem della droga’, i tossicodipendenti lanciano la sfida. A seguito del servizio uscito venerdì, Comune e Anconambiente hanno immediatamente effettuato la bonifica del parchetto ‘ex Taccalite’ in via Folli al Piano, dietro al campo sportivo dell’ex Piano San Lazzaro dove si è recentemente tenuto il concerto di Mahmood. L’assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi, si è attivato tempestivamente e venerdì mattina alle ore 11, una squadra di Anconambiente è infatti andata a togliere le oltre cento siringhe infilzate su due alberi ed altrettante gettate a terra. A distanza di 24 ore, ecco che però oltre una ventina di siringhe erano nuovamente state infilzate sui rami.

Questa  volta però, a differenza della precedente, i tossicodipendenti hanno gettato a terra molti degli aghi che, senza cappuccio e scoperti, erano quasi invisibili tra le foglie e ben nascoste dal terreno dunque facili da calpestare e pericolosi se vi si passa con scarpe che non sono da antinfortunistica. Le siringhe senza aghi, sono state quindi inserite sui germogli dei rami tramite il foro attraverso il quale, spingendo lo stantuffo, esce la dose di eroina da iniettarsi in vena o nel collo. Proprio a questa seconda opzione serviva infatti lo specchietto, rubato da un’auto o uno scooter, che il Carlino ha trovato giovedì scorso, appeso su uno dei due ‘totem’.

Nel frattempo, oltre alle nuove siringhe, un terzo ingresso è stato creato da chi vuole accedere al parchetto passando non dalla via principale, ma questa volta dall’interno dell’ex campo sportivo. Il fatto che siano state trovate altre nuove siringhe, in gran quantità e nel giro di 24 ore, sta inoltre a significare come il luogo sia ormai un triste punto di riferimento per i tossicodipendenti. Moltissime anche le siringhe rinvenute nuovamente a terra, insieme a fialette usate di soluzioni fisiologiche servite per diluire la sostanza prima di essere mandata in vena. Il fatto che gli aghi ‘liberi’ siano stati gettati a terra può poi significare anche che ‘non si vogliono estranei o ficcanasi’.  

Il luogo è infatti isolato e gli alberi nonché la fitta vegetazione che ci si trova, permettono di agire nella più completa privacy fino a quando non finisce in quel parchetto, il pallone di qualche ragazzino che insieme agli amici gioca a calcio proprio nell’ex campo sportivo. Costantemente monitorato dalle forze dell’ordine, diversi sono stati gli arresti per droga effettuati proprio in questa zona ma troppo frequente, e purtroppo a qualsiasi ora del giorno e della notte, è l’accesso al parco da parte di quelle persone che gravitano anche attorno al Sert, ora all’ex Crass, subito dopo aver incontrato qualcuno che gli ha venduto una o più dosi di eroina. Che il giro di spaccio sia nella zona del Piano sembrerebbe essere dettato anche dal fatto che molte buste di plastica o scontrino, riportano l’intestazione di farmacie poco lontane dal parchetto dell’orrore.