Spid Poste e tagliacode digitali: code e liti ad Ancona. Arriva la polizia

Gli agenti hanno riportato la calma in via Maratta dove la fila arrivava in strada. La direttrice: "Hanno aggredito anche me"

L'arrivo della polizia alle Poste

L'arrivo della polizia alle Poste

Ancona, 13 dicembre 2020 - Le file davanti agli uffici postali, in questi giorni, si stanno trasformando in vere e proprie interminabili code durante le quali, spesso, le persone finiscono per occupare anche parte del tratto di strada e non solo il marciapiede che, in alcune zone, è ‘limitato’. Questo accade perché vicino all’ingresso delle Poste vi è sempre un bancomat davanti al quale si crea una seconda fila. Per evitare assembramenti, ecco che la gente cerca di distribuirsi ‘sforando’ però lo spazio di cui si può disporre al punto da finire in strada rendere difficoltoso anche il passaggio delle auto. La situazione è particolarmente caotica a causa della ‘caccia’ allo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che le Poste offrono in maniera gratuita (al contrario degli Identity Provider che lo danno a pagamento ndr) necessario per attivare l’applicazione Cashback.

Succede però che, come avvenuto ieri mattina intorno alle 10 all’ufficio postale di via Maratta, dopo due ore di coda c’è chi si è spazientito iniziando ad insultare quelle persone che entravano senza, apparentemente, fare la fila. In realtà erano utenti che avevano l’appuntamento, preso tramite l’applicazione delle Poste o utilizzando il servizio Whatsapp postale, anche questo gratuito, e che avevano tutto il diritto di passare. La gente in fila non ne ha però voluto sapere niente, riuscendo anche a bloccare l’ingresso a chi ne aveva diritto oltre che a insultarlo, e facendogli perdere in questo modo il turno. "Cos’è quest’applicazione? Che diritto ha di entrare. Non ce ne importa, faccia la fila come tutti".

Urla e insulti talmente belluini che hanno fatto uscire in strada la direttrice la quale ha cercato di riportare la calma "Ma al contrario hanno iniziato a insultare anche me. Ho spiegato anche prima – ha ripetuto intorno a mezzogiorno, quando si stava per ripetere una situazione simile – che chi entra e ha un appuntamento, ha il diritto di entrare. Lo può fare chiunque: si scarica l’app o si usa whatsapp dopodiché si sceglie l’orario più comodo e ci si presenta. E’ un servizio fornito proprio per evitare di creare assembramenti".

Evidentemente internet viene però, dalla maggior parte delle persone, utilizzato esclusivamente per i social e poco per quella che è invece la sua reale utilità. La situazione si era fatta dunque calda al punto che sono dovute intervenire due Volanti della polizia. Solo gli agenti sono riusciti, con grande fatica, a far riportare la calma. "C’era una coda – spiega una testimone – con circa 25 persone. Sono iniziati gli insulti ed è stata chiamata la polizia. Gli agenti hanno spiegato a tutti quale era la situazione ma c’è da dire che all’interno dell’ufficio vi era una sola persona agli sportelli e un’impiegata che svolgeva altre cose. Infine – conclude – la dirigente" mentre un altro ha aggiunto "Sono in fila da un’ora e l’ufficio chiude tra mezz’ora (alle 12.30 ndr). Se mi lasciano fuori – conclude – mi arrabbio sul serio. Con la situazione caotica del Covid, lo Spid e tutto il resto, il personale dovrebbe essere incrementato e non dimezza to".