Stroncato da un malore sotto gli occhi dei colleghi

La vittima è Giovanni Medici, operaio jesino di 49 anni: choc in fabbrica. Stava lavorando quando ha accusato problemi e si è accasciato. Inutili i soccorsi

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di Sara Ferreri

Era al lavoro appena rientrato dalla pausa delle festività pasquali ed era intento nel suo lavoro di assemblaggio quando i colleghi lo hanno visto improvvisamente accasciarsi a terra. Il collega a lui vicino ha cercato di soccorrerlo mentre gli altri allertavano il 112, ma non c’è stato proprio nulla da fare. Momenti davvero concitati in cui si è cercato di fare di tutto per salvare la vita all’operaio jesino. La vittima è Giovanni Medici, 49enne operaio jesino, ma da qualche tempo residente a Pianello Vallesina (Comune di Castelbellino). Giovanni Medici è padre di un ragazzino su cui è piombata ieri, come un fulmine a ciel sereno, una incomprensibile tragedia. La tragedia è avvenuta alla Bgroup Barigelli nella zona industriale di Jesi, in via Pastore. Erano le 8,45 quando l’operaio jesino che stava assemblando degli irroratori per macchine agricole si è improvvisamente accasciato a terra sotto gli occhi increduli e impotenti dei colleghi. Inutile ogni tentativo di far ripartire il cuore dell’operaio, sia da parte dei colleghi che del personale del 118, arrivato sul posto con automedica e Croce Verde di Jesi. Sopraggiunti poco dopo anche i carabinieri di Jesi che hanno anche allertato gli ispettori del lavoro dell’Asur sopraggiunti sul posto per escludere che il malore e il decesso potessero derivare da cause legate al lavoro che il 49enne stava svolgendo come era abituato a fare. Le cause del decesso di Medici sarebbero esclusivamente naturali e comunque non riconducibili al lavoro che stava svolgendo in quel momento in fabbrica. Un infarto che l’avrebbe stroncato senza alcuna avvisaglia, lasciando attoniti e distrutti dal dolore colleghi, familiari ed amici. Giovanni Medici non avrebbe sofferto di particolari patologie o problemi di salute. Stamattina la visita del medico necroforo poi la camera ardente dovrebbe essere allestita tra oggi pomeriggio e domattina alla casa del Commiato David Icof di via Salvemini a Jesi. Domani pomeriggio dovrebbe essere celebrato l’ultimo saluto nella sua parrocchia, quella di San Giuseppe. Ieri poco dopo il decesso, la terribile notizia si è diffusa a Jesi e Pianello Vallesina dove l’uomo, separato, viveva da qualche tempo, lasciando tutti attoniti. "Giovanni era un ragazzo sempre generoso e disponibile - lo descrivono i colleghi -. Davvero una grande perdita per tutti noi".