Ancona, ubriaco a 15 anni: sembra morto. E’ il teppista già cacciato dal centro

La polizia in via Bonda dopo l’allarme dei passanti: si tratta del giovane che già aveva ricevuto un Daspo per l’aggressione a uno zio che era intervenuto per difendere la nipote a cui voleva rubare il cellulare

Ancora una brutta storia di giovanissimi, alcol e violenza

Ancora una brutta storia di giovanissimi, alcol e violenza

Ancona, 15 giugno 2022 - Si è accasciato lungo via Bonda, a pochi metri da piazza del Plebiscito, completamente ubriaco. Lo stato soporifero in cui versava, era infatti dovuto all’alcol. A trovarlo esanime a terra, nella notte tra lunedì e ieri, sono stati i poliziotti delle Volanti una volta ricevuta la segnalazione riguardante un ragazzino che sembrava come morto.

Il giovane, di circa 15 anni, è stato subito soccorso chiamando anche il 118. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Gialla. Ma il volto di quel giovanissimo era familiare agli agenti e la conferma è arrivata una volta identificato, in modo tale da poter avvisare i genitori. Effettuati tutti gli accertamenti di rito, è stato appurato che si trattava della stessa persona già conosciuta dalla polizia per i suoi comportamenti violenti al punto che, alla sua giovane età, aveva già ricevuto un Daspo Urbano dal questore Cesare Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine.

Daspo, che gli aveva vietato l’accesso nella zona del centro, a partire da piazza Roma, e in quelle limitrofe. Il provvedimento si era reso necessario soprattutto dopo che il 15enne, nella serata dello scorso 16 aprile, si era reso responsabile di un’aggressione ai danni di un 35enne polacco, da tempo residente ad Ancona, intervenuto in difesa della nipote alla quale il ragazzino aveva cercato di rubare, riuscendoci, i soldi che la giovane teneva custoditi nella cover del telefonino. Nella concitazione di quegli attimi, lo zio della giovane intervenne ma il 15enne gli sferrò un pugno in faccia, fuggendo poi in direzione del mercato delle Erbe e facendo perdere le proprie tracce fino a che, a inchiodarlo, non furono gli stessi uomini della questura che avviarono immediatamente le indagini.

Il teppista, ubriaco fradicio, è stato dunque soccorso e trasportato al pronto soccorso di Torrette dove successivamente è stato raggiunto dalla madre, per essere riaffidato. La vicenda però non si conclude qui. Il questore Capocasa ha infatti disposto una serie di accertamenti per comprendere chi abbia fornito alcolici al 15enne il quale, una volta ascoltato in ospedale, ha riferito di averli ricevuti dagli amici maggiorenni.

"Bullismo , cyberbullismo, abuso di alcool e di stupefacenti – ha sottolineato Capocasa – sono problemi sociali ai quali occorre dare, con urgenza, una risposta di sistema. Un ‘patto’ tra scuola, genitori, Forze dell’ordine, Magistratura e Media, che porti ad un’azione congiunta, capace non solo di reprimere, ma soprattutto di prevenire. Una campagna educativa articolata che possa giungere al cuore e alle mente dei giovani".