Da marzo dello scorso anno purtroppo siamo dovuti ricorrere frequentemente ai servizi del sistema sanitario e ci tengo a ringraziare il Carlino che mi fornisce l’occasione di mostrare la nostra riconoscenza. Un grazie rivolto se non tutti almeno alle persone e servizi di cui ci ricordiamo e non me ne vogliano coloro quelli che non nomino. Un grazie va all’ufficio per le autorizzazioni dei presidi medici al distretto sanitario di via Guerri, la disponibilità dei ragazzi del magazzino Asur. I meravigliosi ragazzi dell’assistenza domiciliare Adi dal punto di vista professionale e umano e instancabili e la dottoressa Donatella Rossolini. Vorremmo ringraziare le eroiche maestranze del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani che svolgono un lavoro massacrante ma sempre con competenza e lucidità e grande umanità. In particolare la nostra riconoscenza va al medico Alessandro Cecapolli. E poi gli operatori del Cup, i reparti che rappresentano delle vere e proprie eccellenze come la Pneumologia dove mia madre è stata ricoverata. In particolare i dottori Paolo Spinaci e Mauro Braconi. E poi ortopedia e cardiologia che hanno fornito le loro consulenze, il servizio di radiologia. Un riconoscimento va al laboratorio analisi Bioesis di Jesi che ha fatto sì, con tempestività, che la diagnosi del medico fosse confermata e ha permesso di poter applicare per mia madre la terapia opportuna in tempi rapidi. Inoltre i medici di famiglia che con la capillarità della loro opera e le loro molteplici competenze sono sempre pronti a ricevere e ove necessario a visitare a domicilio i loro assistiti senza limitazioni. A tutte queste persone e questi servizi vorremmo arrivasse, attraverso il Carlino, la nostra imperitura riconoscenza e un grande in bocca al lupo visto che svolgono il loro lavoro in presenza del Covid che ancora mette a rischio la loro salute. Si tratta di servizi che vengono considerati superficialmente fino a che non se ne ha bisogno.
Giancarlo Rotatori e
la mamma Maria