Vaccino Covid nelle Marche: "Entro settembre coperta la metà dei residenti"

L’assessore regionale Saltamartini fissa le tappe: da gennaio 38mila dosi per per il personale sanitario. Poi ne arriveranno 700mila

L’assessore regionale Saltamartini

L’assessore regionale Saltamartini

Ancona, 28 dicembre 2020 - A coordinare il V-Day della salute nelle Marche è stato l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Assessore, che giornata è quella di oggi? "Un momento storico perché cominciamo a vedere la fine di un percorso importante. Ora ne inizia uno nuovo che si svilupperà da gennaio con 38mila dosi di vaccini per tutto il personale sanitario e poi ne arriveranno 700mila entro settembre per proteggere circa metà della popolazione marchigiana". Siete pronti ad affrontare la sfida? "Sì, sempre che il governo ci assista inviandoci le dosi annunciate. L’organizzazione testata per lo screening di massa servirà per la fase vaccinale sulla popolazione. Allargando la platea potremmo raggiungere la soglia di immunità di gregge che si aggira attorno al 70% di un nucleo analitico. Voglio essere ottimista". Ieri è stato distribuito il prodotto della Pfizer, ma non sarà il solo: lei cosa pensa dell’offerta scientifica? "Ben vengano nuovi prodotti. La prossima settimana Ema e Aifa, le strutture da cui dipende la validazione dei farmaci, daranno il via libera a quello della Moderna Biontech. C’è da considerare anche quello cinese di cui però poco si conosce. Io tendo a fidarmi di quelli prodotti nei Paesi democratici che garantiscono un approfondimento delle tecniche di controllo". A livello di operatori sanitari che grado di adesione state ricevendo in questa fase? "A macchia di leopardo, ci sono aziende e aree in cui siamo arrivati all’80%, altre a meno della metà. Mi auguro che la percentuale salga sempre di più perché un sanitario disposto a vaccinarsi ha un’immagine molto importante nei confronti dei cittadini". Per i lavoratori che rifiutano di vaccinarsi cosa pensate di fare? "Vivendo in democrazia esiste anche il dissenso. Certo si potrebbero innescare strane dinamiche sotto il profilo della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dovremo studiare qualcosa di molto specifico". Come procede lo screening di massa per il, tracciamento dei positivi asintomatici? "Bene, sta ancora procedendo la prima fase e dal 7 gennaio avvieremo la seconda. Fino ad oggi questa campagna ci ha consentito di scovare oltre 200 positivi che non avevano sintomatici e dunque rappresentavano un rischio potenziale molto alto". Per concludere, lei quando si vaccinerà? "Se potessi anche oggi stesso, ma non volevo fosse visto come un privilegio. Aspetto il marzo prossimo quando l’Asur, come cittadino sopra i 60anni, mi contatterà". p.cu.