
Via D’Ancona tra frana e code Lavori, tempi lunghi
Sono tanti i disagi per chi percorre via D’Ancona, la strada che da San Biagio porta all’Aspio di Osimo. Le forti piogge hanno provocato una frana con rischio di smottamento della carreggiata lungo quel tratto. Una strada trafficatissima quella, anche dagli autobus di linea, la cui percorrenza difficile sta facendo impazzire centinaia di automobilisti che la transitano anche per più volte al giorno nel tragitto casa-lavoro. Lunghi gli incolonnamenti che si formano anche fino a tarda sera, negli orari di punta, in entrambi i sensi per decine di metri. Il punto dove si è verificata la frana è a metà percorso, vicino all’autovelox del Comune, spento da anni ormai, e da martedì scorso il traffico è regolamentato a senso unico alternato con un impianto semaforico provvisorio. Il problema è che non si sa ancora quando partiranno i lavori di ripristino della strada.
"Ho provveduto a contattare Anas per la questione viabilità sulla statale 361, in zona Aspio, dove il restringimento della carreggiata ha prodotto lunghe code in queste giornate – informa il sindaco Simone Pugnaloni -. I tecnici Anas mi informano che c’è una frana profonda 30 metri con relativo rischio smottamento della carreggiata e stanno pianificando la progettazione per porre rimedio nell’immediatezza alla situazione creatasi in questi giorni dopo le forti piogge dei giorni scorsi. La Regione proprietaria della strada dovrà finanziare l’intervento. Per raggiungere Ancona dalla città di Osimo si consiglia di andare in direzione Osimo Stazione e poi raggiungere il capoluogo passando per la statale 16 o la Cameranense. Sto monitorando personalmente la questione".
In tanti hanno cercato di raggirare il problema passando per la Sbrozzola ma rimanendo bloccati anche lì per il traffico. Una grana per il Comune che in queste ore ha ricevuto anche un altro attacco, stavolta dal presidente del gruppo consiliare Popolari Marche in Regione Dino Latini: "Sono persi i 650mila euro di finanziamento per la realizzazione della pista ciclabile nel tratto finale di Padiglione. La Regione ha prorogato di un anno la rendicontazione con vincolo di aggiudicazione dei lavori entro il dicembre scorso ma neanche nel 2022 il Comune ha rendicontato l’opera. Essendo fondi statali gestiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con regole rigide, i fondi non possono essere ulteriormente prorogati. Mi faccio portavoce verso l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Baldelli e il governatore Francesco Acquaroli per cercare di recuperare in qualche modo il finanziamento da destinare alla realizzazione di piste ciclabili".
Silvia Santini