Jesi, Chopin e la sua storia d’amore con George Sand sul palco del teatro Pergolesi

Giovedì in scena il concerto narrativo “88 tasti di passione”: un racconto con la pianista Alexandra Pavlova e la narrazione di Cristian Carrara che ne cura la drammaturgia insieme a Stefano Valanzuolo.

La pianista Alexandra Pavlova

La pianista Alexandra Pavlova

Jesi (Ancona), 19 settembre 2023 - La musica di Fryderyk Chopin e la storia d’amore tra il pianista polacco e la scrittrice George Sand protagonisti del concerto narrativo “88 tasti di passione”, al Teatro Pergolesi di Jesi giovedì (ore 21). Un “racconto al pianoforte” nell’ambito del Festival Pergolesi Spontini con la pianista Alexandra Pavlova e la narrazione di Cristian Carrara che ne cura la drammaturgia insieme a Stefano Valanzuolo. Nuovi eventi al XXIII Festival Pergolesi Spontini che prosegue fino a martedì prossimo nei teatri e nei luoghi d’arte di Jesi, Maiolati Spontini e comuni della Vallesina. La nuova produzione del concerto narrativo dedicata interamente alla figura di Fryderyk Chopin è ideata da Cristian Carrara e Stefano Valanzuolo con la partecipazione di Alexandra Pavlova straordinaria pianista e finalista al Sydney Piano Competition. Non un concerto, non una lezione concerto, bensì una narrazione in musica in cui Chopin racconta sé stesso e la sua musica. Un modo nuovo di coniugare musica, analisi musicale, storia, e che vede in scena - come narratore - Cristian Carrara, compositore e direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini. Al centro del racconto è la tormentata storia d’amore tra Fryderyk Chopin con George Sand, durata più di otto anni – dal 1838 al 1847. Il loro primo importante incontro avvenne a Parigi nell’autunno 1838, in uno dei tanti salotti dove il musicista si esibiva al pianoforte. Chopin, nato in Polonia nel 1810 aveva ventotto anni, e con il suo straordinario talento di musicista, aveva conquistato un pubblico di artisti e intellettuali nella Parigi colta. Lei, George Sand (il suo vero nome era Aurore Dupin) aveva trentaquattro anni, era una scrittrice nota e un personaggio anticonformista. Aveva scelto un soprannome maschile, indossava spesso i pantaloni ed era una donna libera, decisa a guadagnarsi da vivere con la scrittura. A proposito del loro incontro Chopin scrisse ad un amico il 10 ottobre 1838: «Lei era appoggiata al pianoforte, e il suo sguardo ardente come brace era su di me. La mia anima aveva trovato un porto. Mi prese una sorta di languore, nondimeno mi ritirai dal pianoforte con soggezione. L’ho rivista in seguito altre volte nel suo salotto, con persone dell’aristocrazia francese. Poi un’altra volta che si trovava sola. Mi ama, Aurora è un nome magico. La notte è sparita». Per Gaspare Spontini, in vista delle celebrazioni del 2024 per i 250 anni dalla nascita (che sarà occasione per la Fondazione di allestire una nuova produzione di Vestale in coproduzione con importanti teatri di tradizione italiani), il Festival 2023 propone poi due giorni di “Spontini days” a Maiolati Spontini, sabato e domenica con la prima esecuzione in epoca moderna di alcune pagine inedite dell’opera “Alcidor” (1825), una delle opere più importanti di Spontini, mai eseguita in tempi moderni e di cui la Fondazione Pergolesi Spontini ha avviato nel 2022 la revisione musicologica. L’appuntamento è sabato alle 21 alla chiesa di Santo Stefano, al pianoforte Gianluca Piombo, le voci sono quelle del tenore Younggi Moses Do nel ruolo di Alcidor, del soprano Ozce Durmaz che canta Selaide, e del soprano Maria Krylova nel ruolo di Oriana.