Senigallia (Ancona), 2 gennaio 2013 - UN CAVO audio da neanche dieci euro e qualche cosa da mettere nello stomaco quando le prove duravano un’intera giornata. E’ questo, al netto delle spese, il costo di Rewind, la prima sitcom ‘made in Senigallia’ che debutta oggi su YouTube. A preparare i bagagli per questa avventura sono stati Filippo Volpini e Damiano Albenzio, 27 anni il primo, 28 il secondo. E’ firmata da loro la sceneggiatura di questo lavoro che si articola in sei puntate e vede davanti alla cinepresa undici soggetti senigalliesi, per un motivo o per un altro tutte facce familiari nella città della Rotonda.
 

Rewind racconta la storia di un disegnatore di 35 anni, Ricky, a cui crolla il mondo addosso quando scopre sua moglie a letto con il suo capo. Costretto a ripartire da zero, si trasferisce a casa di due giovani, rivivendo così un’atmosfera stile universitario. Questa nuova esperienza darà a Ricky l’input per ricominciare vedendo tutto da una nuova prospettiva. Intorno alla sua piccola epopea si agita un melting pot di personaggi e situazioni in cui è la comicità a fare da padrone.
 

FILIPPO, padre dell’idea, racconta come tutto ha preso forma: «Su YouTube seguivo i cortometraggi di Willwoosh e Cane Secco che spopolavano. Li vedevo come esperimenti riusciti, ma fine a se stessi, senza una serialità. E così mi è venuto in mente di provarci». La cosa è piaciuta a Damiano e, sull’onda emotiva di How I met your mother (la sitcom americana molto amata dai due senigalliesi), è nata l’idea di buttarsi. L’estate 2011 è passata così, tra i fogli di carta e la tastiera del pc. Sono seguite le prove degli attori e nell’ultima settimana di gennaio 2012 sono partite le riprese, durate fino a settembre. Per il fiocco finale su tutto il lavoro si è dovuto aspettare la fine di dicembre. Un impegno lungo e faticoso, senza garanzia di successo. Montagne impossibili da scalare se non scorre entusiasmo nelle vene. «Non lo abbiamo fatto per fare il botto — spiega Filippo —, ma per dimostrare alle persone con cui vorremmo lavorare in futuro quello che sappiamo fare».
 

LA SITCOM calca il modello americano, sia nella costruzione (una storia a cui applicare gli attori), sia nel tipo di comicità. Anche se l’accento dei protagonisti non è che faccia proprio pensare a Manhattan. «Abbiamo cercato di eliminare il nostro dialetto senza riuscirci», ammette Filippo ridendo. Rewind è stata girata interamente a Senigallia e dintorni, ma le location sono state rese più neutre possibili per farla sembrare una città qualunque. Come la storia, in cui tutti più o meno possono rivedersi. «Ricky è la parabola di ognuno di noi — spiega Damiano —. A tutti, almeno una volta, è crollato il mondo addosso. Rewind rappresenta proprio questo: la possibilità di riavvolgere il nastro e ricominciare da capo». Viene da sé chiedere se ci sarà una seconda stagione. Filippo si trincera dietro un prudente «non lo so». Damiano si spinge un po’ più in là: «Spero che funzioni a tal punto da darci la voglia di rifarne un’altra». C’è stato mai un momento in cui tutto stava per andare all’aria? «Sì, anche qualche giorno fa», rivela Filippo. Chi conosce l’ambiente sa che questi screzi sono la normalità. L’importante, come in tutte le cose, è premere rewind e ricominciare. 

di Gianmarco Marchini