"Primo ritiro dell’anno con la Nazionale. Quanto vorrei tornare in pedana ora…ma devo pazientare un po’ per il completo recupero". È un Tommaso Marini che prosegue la sua riabilitazione ma è impaziente di tornare a gareggiare quello che dà sfogo alle sue sensazioni sui social in un post pubblicato il 4 ottobre. E intanto continua nelle sue pose artistiche pubblicando una foto anni in stile anni 90. Al post nella pagina personale Marini aggiunge una sua foto pensieroso ma il campione non perde affatto la fiducia ed anzi fa trasparire la sua grande voglia di tornare in pedana per vincere ed entusiasmare i suoi concittadini e tutti gli appassionati di scherma. E sono in tanti ad incoraggiarlo dopo il post che ha avuto oltre 200 interazioni e molti messaggi di sostegno caratterizzati dalla convinzione diffusa che il campione "tornerà più forte di prima, anche se è già fortissimo" Il 2023 è stato infatti l’anno della definitiva consacrazione per il fuoriclasse anconetano, classe 2000, talento già a livello giovanile ma definitivamente sbocciato con la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali di Milano lo scorso 27 luglio, quando sconfisse in finale lo statunitense Nick Itkin con un emozionante 15-13. Il mese prima aveva vinto anche gli Europei a squadre, bissando il successo dell’anno precedente (2022) quando ai Mondiali aveva conquistato il suo primo oro, nell’occasione però a squadre. A Milano Marini già sapeva di non essere al meglio per i problemi alla spalla e per questo il suo trionfo aveva acquisito un valore ancora più grande, unendo talento a una notevole capacità di gareggiare pur alle prese con acciacchi fisici. Pochi giorni dopo l’oro iridato il fiorettista di Ancona era stato operato in artroscopia alla spalla destra a Bologna e nel ringraziare il professor Giuseppe Porcellini che lo aveva operato e tutte le persone che gli erano state vicine, aveva promesso. "Voglio tornare in pedana più carico che mai a gennaio 2024". Dovrà aspettare ancora un po’ e certo vedere soltanto dai lati della pedana gli altri fiorettisti gareggiare aumenterà la voglia di tornare a vincere in quello che sarà l’anno più importante della carriera, il 2024, stagione che culminerà coi Giochi Olimpici di Parigi.
Andrea Pongetti