Una Jesina costruita per vincere "Servono umiltà e concentrazione"

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Una vita da mediano (alla Oriali, ispiratore della celebre canzone di Ligabue) un centinaio di partite nella Jesina metà anni duemila, dal 2020 allenatore della formazione leoncella. Quella che va ad iniziare, con la benedizione e il sostegno di Andrea Pieralisi, è la terza da capo allenatore.

Quanto è contento, da uno a dieci, Marco Strappini?

"Alleno la Jesina, quindi … 10!". Il riferimento era alla campagna acquisti, esauditi i suoi desideri?

"Decisamente si, forse qualcosina da completare ma va bene anche così".

Scendendo in particolari?

"Piccoli dettagli, la società lo sa ma, ripeto, non potevo chiedere di meglio".

Rimpianti? Perdere in un colpo solo due pezzi da novanta come Perri e Mistura è dura.

"Io sono contento più per quelli che sono arrivati che dispiaciuto per i partenti. Ai quali auguro le migliori fortune professionali. Rimpianti? Nessuno, alcuni sono andati per scelte personali altri per motivi tecnici, la cosa davvero importante è che quelli che sono qui provino l’orgoglio e il piacere di indossare questa maglia".

Un anno fa il faro designato era Moretti, candidati a sostituirlo?

"Ci sono diversi elementi con esperienza e qualità, per quanto mi riguarda preferirei avere tante luci piuttosto che un faro solo".

Che Jesina vedremo in campo.

"Una squadra consapevole delle proprie potenzialità ma allo stesso tempo umile: puoi avere tutte le qualità di questo mondo ma senza l’umiltà non vai da nessuna parte".

Obbiettivo stagionale?

"Occupare stabilmente un posto importante in classifica".

La concorrenza non manca, anche se potrebbe mancare la Vigor prenditutto dell’anno scorso.

"Non ne sono sicuro, l’Atletico Ascoli della seconda parte dell’anno scorso ha dimostrato di poter valere quella Vigor"

La nuova Jesina riparte da una triade di portieri Under (Minerva 2003, Pistola 2004, Sansamo 2005), un pacchetto difensivo che comprende Orlietti, Ferretti e Martedì, un centro campo di tutto rispetto con Campana, Borgese, Garofoli, Cameruccio, Giovannini, e attaccanti come Jachetta, Iori, Nazzarelli, Monachesi. Al tutto vanno aggiunti gli Under e l’eventuale ‘ultimo’ arrivo.

Ce lo dica piano in un orecchio: è la squadra più forte allenata finora?

"Me lo auguro!".

Gianni Angelucci