Asl in difesa: "Attenzione ai focolai scatenati dalla folla"

Dagli uffici dell’area vasta filtra la richiesta di rafforzare il tracciamento tra quanti sono stati protagonisti nella zona di Valentano

Migration

Occhi aperti. Non troppo, se non altro per motivi di resistenza umana, quelli dei protagonisti del rave party, che a lungo sono stati scossi dalla musica a tutto volume e dai "fumi" della festa. Ma di sicuro quelli della Asl, che come segni particolari ha la caratteristica di abbracciare l’area del grossetano, da dove tanti protagonisti sono confluiti, ma anche tutta la nostra provincia. Un documento è filtrato, immaginiamo dal dipartimento di prevenzione, che poi è quello che in generale è nella prima trincea del Covid.

Cosa dice? Prudenza e occhi aperti. Un invito in particolare agli operatori sanitari. Che di sicuro non si fermino ai confini del rave. La richiesta è quella di raccogliere in maniera capillare ogni notizia sui positivi, sia nei comuni a ridosso che nella zona sud della Toscana.

Al centro quei giovani che siano residenti fuori zona o siano senza fissa dimora e senza documenti. Il motivo è semplice: hanno il profilo di chi può spingersi ovunque, portando con sè non solo la memoria del rave ma anche eventuali contagi, che a questo punto sono il primo problema della Asl per i prossimi giorni. Perché almeno dal loro punto di vista il rave inizia da qui. Il loro obiettivo è quello di "contenere il più possibile eventuali focolai di infezione correlati all’evento"- Naturalmente la Asl mette a disposizione tutta la sua macchina organizzativa per raggiungere nel modi migliore questo traguardo.

La sintesi è semplice. La disposizione è quella di potenziare il tracciamento Covid in relazione ai contatti dei reduci del rave party abusivo di Valentano. Ed è un messaggio che dalla Asl Toscana Sud Est, che come sappiamo raccoglie Arezzo, Siena e Grosseto, arriva a tutti i suoi i centri ‘Covid tracing’: le catene del tracciamento, quelle che in queste ore stanno trovando resistenze anche tra i positivi tradizionali, che sembrano nascondere con chi e come siano stati a contatto. Messaggio che a cascata raggiunge tutti gli ospedali e gli altri presidi sul territorio.

La Asl inoltre ha dato comunicazione alla prefettura, i questo caso, di Grosseto per annunciare l’intensificazione dei controlli su tracciamenti e tamponi. Tutti ma con un focus in particolare: quanti si presentino a fare i test senza essere residenti della zona.Un possibile indizio che arrivino proprio da Valentano.