Gas, salta il tetto dei prezzi: pagheremo bollette doppie

I consumi non calano nonostante la crisi, Cazzaniga (Altroconsumo): "Nel 2022 le famiglie spenderanno 2.300 euro per il riscaldamento di casa"

Come è aumentato il prezzo del gas in Europa

Come è aumentato il prezzo del gas in Europa

"Riparleranno del price cap a ottobre? A quel punto saremo già morti, non di freddo ma di inflazione". Davide Tabarelli, docente dell’Università di Bologna e presidente di Nomisma Energia, scruta all’orizzonte nubi gravide di rincari. "Le bollette di gas ed energia? Pagheremo il doppio dell’anno scorso", prevede l’esperto. Sempre che alla fine l’Ue o l’Italia non si decidano a stabilire un tetto al prezzo del gas, sul quale al momento prevale lo scetticismo

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I consumi non calano

Di certo, per ora, c’è il dato sui consumi, e non racconta di utenti intimiditi dai salassi di oggi e dagli allarmi per il domani. Tutt’altro. Stando ai dati pubblicati da Terna, in maggio gli italiani hanno consumato 25,7 miliardi di kilowattora di energia elettrica, lo 0,4% in più di aprile e addirittura il 5,5% in più dell’anno scorso. Non è un balzo isolato, visto che considerando l’inizio del 2022 la crescita si attesta comunque sul 2,8%. Insomma, il freddo dello scorso inverno e l’afa di questa estate precoce sono più temibili di un bilancio familiare che si appesantisce di mese in mese. "D’altra parte, l’economia tira ancora – ragiona il docente –, per il momento soffrono ‘solo’ i ceti più poveri e le imprese, la cui domanda di gas è già scesa dell’8%".

Come funzionerebbe il tetto sui prezzi

Per far fronte all’emergenza prezzi, il premier Mario Draghi continua a fare pressione affinché l’Europa fissi un tetto all’importo del gas. Ma come funzionerebbe? "Non lo sa nessuno – risponde Tabarelli –, si tratta di un meccanismo che andrebbe inventato". "Di certo è un’idea debole e irritante per i venditori, un’entrata a gamba tesa sui mercati".

"Si parla di un limite di 80 euro a megawattora – dice Paolo Cazzaniga di Altroconsumo –, ma, nel caso, bisognerebbe vedere la reazione degli operatori, il mercato del gas è globale".

È possibile istituirlo solo in Italia?

È dunque da escludere che il governo decida di adottare questo tipo di misura solo nel nostro Paese? "Tutto è possibile, ma non è una buona idea", ribadisce il presidente di Nomisma Energia.

Le conseguenze sulla bolletta del gas

Al momento, comunque, non se ne fa niente. Non per questo si può stare tranquilli. Anzi. Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane? "Che i prezzi continuino a esplodere – prevede l’accademico –, la bolletta del gas del prossimo inverno costerà il doppio dell’anno scorso". Cazzaniga fa i conti: "Se nel 2021 una famiglia di quattro persone ha speso tra i 1.000 e i 1.100 euro, nel 2022 dovrà sborsare 2.300 euro".

Quanto costerà l'energia elettrica

Discorso analogo per la bolletta dell’energia elettrica. "Il medesimo nucleo tipo, che in dodici mesi consuma 2.700 kilowattora, nel 2021 per la corrente ha pagato tra i 500 e i 600 euro, mentre alla fine di quest’anno vedrà il conto salire fino a 1.000-1.100 euro", calcola l’esperto dell’associazione dei consumatori.

Ci sono alternative al price cap?

Una stangata. È possibile evitarla? Nel caso in cui da qui all’autunno il price cap non facesse breccia nel cuore dei leader europei, quali sarebbero le alternative? "È inutile illudersi – spiega Tabarelli –, prepariamoci a ulteriori rincari: il gas nel mondo c’è, ma non abbiamo i rigassificatori necessari per utilizzarlo e non possiamo realizzarli nel breve termine".

I consigli per risparmiare

Una soluzione, tuttavia, ci sarebbe. Il presidente di Nomisma Energia la spiega così: "I prezzi non sono mai troppo alti finché la domanda non crolla". Insomma, dobbiamo consumare meno. Come? Cazzazaniga consiglia di "moderare la temperatura dei termostati nei mesi freddi e ridurre l’uso dei condizionatori in quelli caldi". Ma non solo. "Chi può sfrutti gli ecobonus per migliorare l’efficienza energetica della propria casa", aggiunge. E conclude: "A giugno abbiamo notato una flessione dei prezzi al dettaglio sul mercato libero con offerte a importi bloccati per dodici mesi, chi paga di più forse farebbe meglio a cambiare operatore".