Bonus 200 euro autonomi e partite iva. Firmato il decreto: a chi spetta, domanda, tempi

Oltre 3 milioni di persone che non hanno ancora ricevuto l'una tantum potranno ora ottenerla: ecco come

Il bonus 200 euro sarà erogato anche ai lavoratori autonomi. Mentre per i dipendenti l'una tantum è stata versata nella busta paga del mese di luglio, per i lavoratori autonomi si attendeva la firma del decreto "che disciplina i criteri di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del potere d'acquisto per i lavoratori autonomi" (vale a dire le regole per il versamento). Oggi, 10 agosto, il ministro alle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha firmato tale decreto.

Bonus 200 euro
Bonus 200 euro

Il Bonus 200 euro

E' il provvedimento voluto dal Governo Draghi per sostenere il reddito delle famiglie davanti all'aumento del costo della vita dovuto all'inflazione legata alla guerra in Ucraina e agli effetti del Covid. La misura riguarda l'una tantum di 200 euro. "La misura è finanziata a valere sulle risorse del Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una dotazione finanziaria implementata dal Decreto Aiuti bis (art. 23, dl 9 agosto 2022, n. 115) a 600 milioni di euro per l'anno 2022, che costituisce limite complessivo di spesa", si legge nel Decreto. 

A chi spetta

Come per i lavoratori dipendenti hanno diritto ai 200 euro gli autonomi (partite Iva) che hanno un reddito sotto i 35mila euro annui. "I beneficiari dell'indennità sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'Inps, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che, nel periodo d'imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro", specifica il decreto.

"I destinatari della misura una tantum, pari a 200 euro e corrisposta a seguito di presentazione domanda devono essere già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita Iva e attività lavorativa avviata e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l'indennità, con competenza a decorrere dall'anno 2020", specifica il decreto.

Si tratta complessivamente di tre milioni di persone, di cui - si evince dalla relazione tecnica al dl - 973mila commercianti, 859mila artigiani, 477mila iscritti alle casse professionali, 430mila coltivatori diretti, mezzadri e coloni e 261mila professionisti esclusivi.

A chi non spetta

Il beneficio non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti. Il Bonus 200 euro non sarà naturalmente versato ai lavoratori dipendenti che lo hanno già ricevuto a giugno.

La domanda

Per ottenere i 200 euro i lavoratori autonomi dovranno presentare la domanda agli entri previdenziali a cui sono iscritti (quasi tutti ormai confluiti nell'Inps).

Come e a chi va presentata

"Quanto alle modalità di presentazione della domanda, il soggetto interessato dovrà fare istanza agli enti di previdenza a cui è obbligatoriamente iscritto, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali", si legge nel testo del Decreto. In parole semplici bisognerà aspettare le indicazioni degli enti previdenziali che, ragionevolmente, arriveranno a settembre.

Quando arriveranno i 200 euro

Il versamento della cifra dipenderà, naturalmente, dalla data di presentazione della domanda. Sulle date e modalità ciascun lavoratore dovrà attendere le comunicazioni del proprio ente previdenziale. Anche sulle modalità di versamento dei 200 euro occorrerà attendere le indicazioni degli istituti di previdenza. Indicativamente ci sarà un periodo nel quale si potrà presentare la domanda (si può ipotizzare da settembre a dicembre ma non è escluso che la finestra possa essere più ampia - anche 6 mesi -) e che l'erogazione possa arrivare uno o due mesi dopo.

La precisazione finale e verifiche

"Il provvedimento precisa che l'indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all'ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall'amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili. Il Decreto in oggetto è già stato trasmesso al ministero dell'Economia e delle Finanze per il concerto", si legge nel Decreto firmato da ministro Orlando.