La Campania compra il vaccino russo Sputnik

La fornitura è subordinata al via libera di Ema e Aifa. De Luca: "Autorizzazione in tempi rapidi. Siamo in guerra"

Il vaccino Sputnik

Il vaccino Sputnik

Napoli, 26 marzo - La Campania acquisterà il vaccino russo Sputnik. Soresa, società della Regione Campania che svolge il ruolo di centrale degli acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale, ha affidato all'operatore economico Human Vaccine, rappresentato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), la fornitura del vaccino anti Covid-19. Il contratto e la conseguente fornitura sono subordinati al sì di Ema e Aifa al vaccino russo.

La procedura per l'acquisto è stata avviata lo scorso 2 marzo, quando la giunta campana ha demandato al direttore generale di Soresa, Mauro Ferrara, "ogni adempimento attuativo" per "la verifica della possibilità di acquisire sul mercato dosi vaccinali ulteriori rispetto a quelle disponibili per il territorio regionale della Campania". Soresa ha quindi verificato la disponibilità di vaccini "già autorizzati o in corso di autorizzazione". Human Vaccine, si legge nella determina firmata due giorni fa dal dirigente "è stato l'unico, tra quelli interpellati, a manifestare la disponibilità a fornire alla Regione Campania un vaccino anti-Covid 19".

De Luca: l'Aifa decida rapidamente, siamo in guerra

"L'Aifa deve essere richiamata a darsi tempi rapidi di decisione" sul vaccino russo Sputnik perché "siamo in guerra". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca annunciando gli accordi con Mosca per poter avere le dosi del siero anti Covid.  "Questo vaccino - ha spiegato - è stato già utilizzato a San Marino e in altri 60 Paesi del mondo, ha una copertura del 92%, è stato valutato positivamente da una rivista scientifica fra le più autorevoli al mondo e credo che lo Spallanzani stia facendo con i ricercatori russi un lavoro di verifica. Diamoci tempi di verifica e decisione coerenti con l'eccezionalità della situazione.  Sollecitiamo - ha concluso De Luca - Governo e Aifa a muoversi, perché sono tempi di guerra, non di ordinaria amministrazione",