Caro energia, riscaldamenti spenti in anticipo

Il provvedimento è stato adottato nella nostra zona a Montelupo, Cerreto Guidi, Certaldo, Montespertoli. Forte impegno per i profughi

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Il territorio si prepara ad affrontare l’austerity energetica: razionare e risparmiare, le parole d’ordine per i rincari dovuti alla guerra in Ucraina. Così arriva la decisione dei riscaldamenti spenti. In anticipo. Una risposta netta ai forti rincari degli approvvigionamenti energetici in parte legati anche al conflitto in corso. Ad aiutare un po’ cè il calendario. Del resto, il periodo climatico a cui andiamo incontro – siamo a due passi dalla primavera – favorisce una decisione in questa direzione che comunque è diventata inevitabile per i forti rincri.

Così alcuni Comuni della Città Metropolitana di Firenze hanno deciso di spegnere gli impianti di riscaldamento nei loro territori con quindici giorni di anticipo rispetto ai tempi consentiti, dunque dal primo aprile 2022, ad esclusione di ospedali, case di cura cliniche, scuole materne e asili nido. Lo ha comunicato il Sindaco Dario Nardella a margine dell’assemblea congressuale Upi in Palazzo Medici Riccardi, durante la quale è stato nominato il nuovi presidente di Upi Toscana: Gianni Lorenzetti . “Vanno attuate iniziative pubbliche immediate - ha spiegato il Sindaco - che si integrino ai comportamenti individuali che tutti i cittadini possono autonomamente porre in essere, in modo da ridurre i consumi di energia da fonti non rinnovabili”.

Il provvedimento sarà adottato dai Comuni dell’agglomerato urbano (Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Sesto, Campi, Scandicci, Signa e Lastra a Signa), quindi Montelupo, Cerreto Guidi, Certaldo, Montespertoli, Pontassieve e Impruneta. Anche altri Comuni intendono muoversi in questa direzione.

Circa i costi dell’energia (che sono lievitati fino a livelli preoccupanti), Nardella ha sottolineato come "per ora non fermiamo i cantieri, ma è necessario un intervento del governo che da un lato deve darci le risorse per far fronte all’aumento del costo delle materie prime delle aziende, dall’altro deve calmierare i prezzi energetici. Lo ha detto il ministro Cingolani che qui c’è una speculazione e allora il governo intervenga a gamba tesa per bloccare questa vergognosa speculazione che noi non possiamo accettare". Per i Comuni il caro energia ed il caro carburante significherà far fronte decine e decine di migliaia di euro di spese in più di quanto preventivato. Per ora non si parla di ricadute sui servizi, come rad esempio i trasporti, da ritenere, forse, come ultimissimo provvedimento taglia costi

Allo stesso tempo i Comuni ed i territori sono fortemente impegnati sull’accoglienza dei profughi in fuga dalle bombe. Sul tema dell’accoglienza (rapporti con le scuole, raccordo con le autorità sanitarie, i luoghi di accoglienze), Nardella ha sottolineato come Province e Città Metropolitane "sono fondamentali per creare un coordinamento sul territorio, soprattutto a supporto dei piccoli comuni, altrimenti questa emergenza umanitaria ci sfuggirà di mano. I numeri che vediamo ora dei rifugiati ucraini non sono niente rispetto a quelli che vedremo nelle prossime settimane". Anche perchè, al momento, non ci sono segnali di un cessate il fuoco alle porte.

Carlo Baroni