Come scegliere consapevolmente il proprio fornitore di luce e gas

Il fornitore di gas e luce è bene che venga scelto con cura ed attenzione: il costo della bolletta può oscillare e di conseguenza gravare notevolmente nelle nostre tasche. Vediamo come scegliere con cura il proprio gestore!

Fornitore gas e luce

Fornitore gas e luce

Il processo di liberalizzazione del mercato energetico ha sancito la fine della gestione monopolistica del settore, aprendo la strada alla libera concorrenza dei fornitori di energia domestica. In questo contesto, la scelta del gestore di luce e gas diventa cruciale per la creazione di un piano energetico vantaggioso per l’utente, sul quale ricade ora la responsabilità della valutazione delle diverse tariffe proposte dai players. Il proprio fornitore di energia deve essere un partner affidabile, in grado di ottemperare in maniera personalizzata alle esigenze del cliente: un’informazione capillare e la conoscenza dei principali criteri di selezione sono strumenti fondamentali per tale scelta. In questo articolo si forniranno alcune linee guida su cui fare affidamento nel processo decisionale.

Come scegliere il proprio fornitore? 

Il ventaglio per la scelta del fornitore di energia domestica si è incredibilmente ampliato: per valutare con criterio ogni opportunità che viene loro presentata e, contemporaneamente, evitare truffe e false offerte, gli utenti saranno tenuti al vaglio puntuale di diverse caratteristiche. 

Tra gli strumenti disponibili online che possono guidare il cliente, ricopre un ruolo di indubbio rilievo il sito web dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), ente pubblico indifferente ai condizionamenti commerciali dei vari players, che può essere un ausilio prezioso per il confronto delle tariffe. Previo caricamento del proprio CAP e alcuni dati energetici, il sito fornisce una selezione di indicatori utili ad affinare la ricerca. Tra questi, per esempio, troviamo:

  • predilezione verso un prezzo fisso per ogni fascia oraria o soggetto ad oscillazioni;
  • la potenza impegnata e il consumo annuo di energia;
  • preferenza di un prezzo bloccato o variabile.

In base alle informazioni inserite, ARERA provvede al filtraggio delle offerte, presentando all’utente solamente i players che possiedono i requisiti indicati, insieme a una stima annua della cifra richiesta da ognuno: in questo modo si garantisce al cliente uno strumento di critica per orientarsi con consapevolezza nel mare magnum del libero mercato energetico. Tuttavia non tutte le offerte indicate da ARERA sono attivabili online e in alcuni casi non sono facilmente reperibili sui siti web dei fornitori.

Stante l’utilità di ARERA, quindi, è di primaria importanza che l’utente sia comunque ben preparato sui criteri di selezione dei fornitori. Vediamo quali sono i principali fattori di cui tenere conto: 

  • Il costo del kWh: il tipo di tariffa scelta è tra le prime cose da sottoporre a un’accurata valutazione. Ma occorre essere consapevoli che in bolletta esistono anche altri costi che vanno poi a comporre la totalità della spesa dell’energia, per citarne un paio: le spese per il trasporto e la gestione del contatore e gli oneri di sistema. Tali costi sono uguali per tutti i fornitori e non sono quindi oggetto di concorrenza.  
  • L’efficienza del servizio clienti: la tempestività dell'assistenza e la customer care del fornitore sono senz’altro fattori da tenere in considerazione. La mancata comprensione della burocrazia del settore energetico, infatti, è una delle principali cause che portano i clienti a essere truffati e che, contemporaneamente, scoraggiano la ricerca di offerte più adatte alle proprie esigenze. Avere un canale di comunicazione immediato con operatori preparati e disponibili è una delle qualità più apprezzate nei fornitori di energia domestica: assicurarsi della presenza di un call center gratuito, di una chat online, di un’area riservata al cliente in app o almeno sul sito web o un numero verde da contattare è un imperativo per il cliente alla ricerca di un nuovo gestore. 
  • La trasparenza dell’offerta: accertarsi dell’affidabilità del fornitore può essere un’accortezza utile a evitare di cadere in trappole spesso molto accattivanti. Sono da prediligere, dunque, le offerte semplici e chiare, soprattutto se supportate da buoni riscontri nelle recensioni online; è invece buona misura diffidare dalle tariffe promozionali, che spesso offrono un risparmio nel breve periodo per irretire il cliente, rischiando tuttavia di diventare sempre più gravose dopo poco tempo. 
  • Le modalità di pagamento offerte: a seconda delle proprie esigenze, l'utente può selezionare i players in base alle modalità da loro messe a disposizione per corrispondere alle fatture. Negli ultimi anni, per esempio, stanno riscuotendo grande successo i fornitori digital, che permettono di saldare le bollette online. Qualora, invece, il cliente non sia pratico del web, la sua scelta si orienterà verso fornitori che offrano metodi di pagamento analogici. 

Accanto a questi principali criteri di valutazione si potrebbe aggiungere, per concludere, anche l’attenzione all’ambiente

Meglio tariffa monoraria o trioraria?

La comprensione delle diverse offerte proliferate in seguito alla liberalizzazione del mercato è il primo passo verso una scelta consapevole. Per esempio:

  1. La tariffa monoraria implica un prezzo unico e costante per tutte le ore della giornata; vanta senza dubbio la più semplice gestione dei pagamenti, ma può essere sconveniente per gli utenti che restino fuori casa a lungo durante la giornata.
  2. La tariffa trioraria, di recente introduzione, frammenta la giornata in fasce orarie di costo, in modo da agevolare i clienti che usufruiscono della fornitura solamente in alcune ore del giorno, come aziende o uffici.

La convenienza delle due tariffe è senza dubbio influenzata dallo stile di vita condotto dal titolare del servizio di fornitura: nel caso in cui, per esempio, l’energia elettrica venga utilizzata con più frequenza nelle ore serali e nel weekend, la tariffa trioraria avrà sicuramente maggiori vantaggi; al contrario, nel caso in cui l’elettricità venga mantenuta a pieno regime per tutta la giornata, la prima opzione potrebbe risultare un po’ più conveniente. Tuttavia nei casi di consumi domestici contenuti, ad esempio sotto i 3000 kWh/anno, la differenza tra le due tipologie di tariffe in termini di spesa annua è piuttosto modesta.

A chi prestare attenzione nella scelta del fornitore? 

Nel processo di selezione del fornitore sono frequenti i rischi di incorrere in truffe od offerte poco trasparenti. È possibile, tuttavia, tutelarsi da questa eventualità con alcuni accorgimenti:

  • Sondando l’efficienza dei call center è possibile farsi un’idea sulla disponibilità dell’azienda;
  • Mettendo alla prova la preparazione dei venditori porta a porta, non lasciandosi irretire dalle loro offerte, può essere utile per verificare l’efficienza del servizio; 
  • Il monitoraggio delle recensioni online dell’azienda, in particolare quelle lasciate dagli utenti che richiedono informazioni tecniche, come sul proprio contatore o sulle bollette, permette di accertare la chiarezza delle procedure. 

È infine doveroso ricordare che, qualora si fosse in procinto di cambiare fornitore, è consigliabile: 

  • evitare di fornire dati sensibili o informazioni personali se non si è convinti di portare a termine la sottoscrizione;
  • optare per i players che non inseriscono vincoli, ovvero costi di attivazione o di recesso, oppure deposito cauzionale. In questo modo, l’utente è libero di verificare se il servizio offerto dal fornitore luce e gas rispecchi o meno gli standard preventivati, prima di firmare il contratto.

Sulla scorta di queste linee guida, l’utente è in grado di orientarsi nell’offerta energetica del mercato energetico: si ricorda, tuttavia, che la scelta vera e propria non può che cambiare da cliente a cliente, in corrispondenza delle sue peculiari abitudini e dei suoi consumi.