Covid, Lombardia tra zona verde e bianca: ora la sfida è l'autunno-inverno. Ecco perché

In Regione si va verso il 90% di adesioni alla campagna vaccinale. La Lombardia, nella fascia di criticità più bassa sia in Italia che in Europa, vuole scongiurare un colpo di coda del virus. Proprio a ottobre l'anno scorso scattò l'impennata di casi che portò a coprifuoco prima e lockdown in seguito. Alla fine del mese, nel 2020, la regione da sola sfiorava i 9mila casi giornalieri. Ecco perché oggi la situazione è diversa e perché le prossime settimane sono settimane chiave

Skyline di Milano

Skyline di Milano

Milano – La Lombardia si gode la conferma (europea) in zona verde e continua a veleggiare in zona bianca a livello nazionale. Per l’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla diffusione del contagio del Covid) la regione resta infatti nella fascia di criticità più bassa insieme a Valle d'Aosta, Piemonte e Molise e alle neo promosse Sardegna, Abruzzo e Liguria. Il verdetto conferma il miglioramento del quadro epidemiologico nel Paese e nella regione più duramente colpita nei primi mesi di pandemia. Nella classificazione europea il resto della Penisola è infatti in fascia arancione, con una sola regione in rosso (la Calabria).

La mappa dell'Ecdc aggiornata al 30 settembre
La mappa dell'Ecdc aggiornata al 30 settembre

Il ruolo della campagna vaccinale

L’Ecdc ha sottolineato che da qui a novembre c'è un alto rischio di aumento di contagi e morti per i Paesi europei che non hanno ancora raggiunto una copertura vaccinale Covid-19 sufficientemente elevata nella loro popolazione totale. La circolazione del virus, è l'analisi del Centro Europeo, è molto elevata. Finora soltanto il 61% della popolazione totale in Europa (Ue e Spazio economico europeo) è stato completamente vaccinato e solo tre Paesi (Malta, Portogallo e Islanda) hanno vaccinato più del 75% della loro popolazione totale.

La fase chiave dell'autunno-inverno

La “partita” dell’autunno-inverno resta determinante per fermare la circolazione del Covid-19. Proprio l’anno scorso tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre si era registrata una violenta impennata di contagi che aveva portato al coprifuoco prima (in Lombardia qualche giorno in anticipo rispetto al resto del Paese) e alla zona rossa poi, a partire da metà novembre. Oggi la curva dei contagi presenta numeri e andamenti decisamente diversi. Stando ai dati del bollettino odierno in Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati 401 i nuovi casi di coronavirus registrati, su 58.426 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo lo 0,6%. Il tasso di positività è quindi in calo rispetto a ieri quando si attestava allo 0.7% e i casi erano 438 (su 54.880 tamponi). In flessione di 4 i ricoverati nei reparti ospedalieri (totale 380) e di uno nelle terapie intensive (totale 57). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 4 (ieri 5) per un totale di 34.041 da inizio pandemia.

Cosa succedeva un anno fa

Un anno fa la situazione era simile, se non come tendenza, almeno per quanto concerne i numeri. Il 30 settembre 2020 su 18.804 tamponi processati erano stati accertati 201 casi, con un tasso di positività all’1%. In terapia intensiva si trovavano 34 persone, con l’aumento di una unità in un giorno. 306 i ricoverati negli altri reparti (-9 in un giorno). Sempre quattro i decessi giornalieri. Una situazione di “calma apparente” perché poche settimane dopo la situazione si presentava decisamente più grave e critica, portando la regione e il resto del Paese verso un nuovo (inevitabile) lockdown. Il 31 ottobre 2020, infatti, i nuovi contagi giornalieri erano schizzati quasi a quota 9mila (8.919 per la precisione) a fronte di 46.781 tamponi per un rapporto casi tamponi all’impressionante soglia del 19%. E cosa dire dei ricoveri? In un mese le terapie intensive si erano nuovamente riempite, toccando quota 392 pazienti (+22 in un solo giorno), mentre i ricoverati negli altri reparti erano 4.033 (+335 in un solo giorno). Drammatico anche il numero dei decessi: 73 in un solo giorno. A preoccupare in particolare l’esplosione dei contagi nel capoluogo meneghinp: 1.553 i nuovi positivi solo nel Comune di Milano.

Coronavirus in Lombardia, i dati del 31 ottobre
Coronavirus in Lombardia, i dati del 31 ottobre

Lombardia verso 15 milioni di vaccinazioni

Oggi le speranze, gli obiettivi e le prospettive sono molto diversi. La Lombardia è ai primi posti in classifica per quanto concerne la campagna vaccinale anti-Covid. “Otto milioni i lombardi che hanno detto sì alla vaccinazione, ovvero l'80% di tutta la popolazione. Domani si superano 15 milioni di dosi somministrate. Mancano 70mila nuove adesioni per raggiungere la vetta del 90% della popolazione vaccinabile” ha sottolineato oggi la vice presidente della Regione e assessora al Welfare Letizia Moratti in un tweet. L’obiettivo – come sottolineato dalla stessa Moratti – è chiaro: vivere “un autunno più sereno”.

"La pandemia è un sasso nello stagno che non scompare improvvisamente"

Il monito

Proprio per questo è vietato abbassare la guardia. Non esiste un manuale di gestione delle pandemie ma le parole del virologo Fabrizio Pregliasco in vista dei prossimi mesi sono chiare sono chiare: "la pandemia è un sasso nello stagno che non scompare improvvisamente ma gradualmente scema, e a fronte di questo dobbiamo essere ancora molto prudenti perché il lavoro in presenza si somma alle scuole aperte, alla ripresa di tutte le attività; in sostanza ad un potenziale colpo di coda dell'epidemia".