Dad in calo, ma più casi alle primarie. Bertolaso: "Terza dose per evitare la zona gialla"

Il consulente della Regione: niente alibi, i vaccini sono il nostro scudo. A scuola l’incidenza s’impenna tra i bimbi di 6-10 anni

Il presidio alle scuole primarie in piazza Sant'Agostino

Il presidio alle scuole primarie in piazza Sant'Agostino

Milano - Sono finite in quarantena per Covid 370 classi in Lombardia la scorsa settimana: sei meno della precedente, e a domenica erano in Dad 6.681 studenti e 177 lavoratori, rispettivamente 1.001 e 35 meno dell’ultima settimana di ottobre. Le scuole del Milanese hanno chiuso l’ultima settimana con 107 classi (a fronte delle 126 della precedente) e 2.006 quarantenati (1.952 alunni) contro i 3.021 di fine ottobre; 42 “bolle“ e 774 isolati sono alle primarie.

Per la settimana in corso è facile prevedere un’ulteriore diminuzione, che avrà però tutt’altro significato: da lunedì sono cambiate le regole per le quarantene scolastiche, la scoperta d’un alunno positivo non fa più scattare la Dad per i compagni ma i test, da ripetere dopo cinque giorni; con due positivi resta in classe (con tamponi) solo chi è vaccinato o ha avuto il Covid negli ultimi sei mesi, Dad per tutti da tre casi in poi.

Non cambierà, invece, il termometro dei contagi “scolastici“, che anche nell’ultima settimana monitorata dalla Direzione regionale Welfare fotografano la montata della quarta ondata e lo scudo dei vaccini: l’incidenza è stabile in tutte le età tranne che alle elementari, dove balza in una settimana da 64 a 79 casi ogni centomila bambini (erano 57 due settimane prima), con un incremento dei contagi del 23% tra i bimbi di 6-10 anni rispetto a fine ottobre.

Tra i più piccoli (anch’essi non vaccinati ma con meno contatti sociali) l’incidenza sale da 33 a 34 casi ogni centomila sotto i 3 anni e cala da 57 a 50 per i tre-cinquenni; gli 11-13 enni, vaccinabili in parte, salgono da 50 a 52 casi ogni centomila, e i 14-18 enni, vaccinabili interamente, scendono da 26 a 25. Un quadro coerente coi bollettini sulla popolazione generale: da due giorni si scoprono più di mille contagi al giorno in Lombardia (ieri 1.066) i ricoverati in terapia intensiva sono stabili (45), nei reparti in aumento a 409, un centinaio più dell’inizio del mese.

Un anno fa, in piena seconda ondata, tra il 10 e l’11 novembre i ricoverati in terapia intensiva erano aumentati di 56 in un giorno (a 764 totali), nei reparti di 225 (a 6.907); il virus aveva ucciso 281 lombardi in 48 ore, tra mercoledì e ieri 11. All’epoca non c’erano i vaccini, adesso oltre 8 milioni di lombardi (l’80% della popolazione intera, non vaccinabili inclusi) hanno completato il ciclo, e la Lombardia "è una regione bianca senza limitazioni particolari perché i dati sono ancora abbastanza buoni, ma si stanno incrinando verso una situazione che potrebbe cambiare a gialla", avverte il consulente della Regione Guido Bertolaso.

Ed è proprio lui a rinnovare l’invito a fare la terza dose che ha "una copertura tra il 30 e il 35% di chi ne ha diritto oggi" (ieri ne sono state prenotate 48.360 entro le 18.30, ndr ). Conferma che il 1° dicembre si apriranno le prenotazioni del “booster“ per i 40-60 enni vaccinati da almeno sei mesi: "Non ci sono alibi, l’unica difesa che abbiamo è la vaccinazione".