Covid Sicilia, i contagi crescono a ritmo record: da lunedì partono le misure restrittive

Oltre 1.700 positivi in un solo giorno nell'isola che resta zona bianca ma applicherà ordinanze locali per contenere la pandemia

Tamponi (foto repertorio)

Tamponi (foto repertorio)

Crescita dei contagi a ritmi da record in Sicilia che rimarrà zona bianca ancora una settimana ma si appresta ad adottare misure di contenimento dell'epidemia a livello regionale. Partiamo dai numeri che non sono certo incoraggianti, anzi. Oggi si è infatti registrato il record di positivi. Sicilia. Sono complessivamente 1.739 su 20.812 tamponi processati i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nell'Isola, dove gli attuali positivi sono 22.629. In un solo giorno i guariti sono stati 363, mentre le 12 vittime riportate oggi riguardano decessi registrati nei giorni precedenti (2 di ieri, 5 del 19 agosto, 3 del 18 agosto e uno ciascuno il 16 e il 13 agosto). Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 677, mentre si trovano in terapia intensiva 84 pazienti.  Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 334 a Palermo, 233 a Catania, 487 a Messina, 126 a Ragusa, 95 a Trapani, 185 a Siracusa, 105 a Caltanissetta, 93 ad Agrigento e 81 a Enna.

Il bollettino nazionale Coronavirus

Da lunedì si cambia

Di fronte a tali numeri saranno presi provvedimenti. "Il trend di crescita dei casi di soggetti positivi impone, come preannunciato, un provvedimento di contenimento che decorrera' dal 23 agosto. Il tema, come abbiamo sempre detto, non e' la 'zona gialla' regionale, ma il necessario rallentamento dell'epidemia dove i casi sono crescenti per contagiosita'. L'impatto sulla struttura ospedaliera, con un solo incremento di posti occupati in terapia intensiva, non puo' essere da solo valutato positivamente. E' lecito attendersi ancora una crescita di contagi perche' raccoglieremo nei prossimi giorni gli effetti del ferragosto. Nessuno puo' pensare che si mettano a rischio le persone e le attivita' economiche. Le zone piu' a rischio sono quelle con minori vaccinazioni, quindi e' la' che si deve tempestivamente intervenire". Lo ha dichiarato l'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.

La spiegazione di Musumeci: colpa del turismo

"La Sicilia da quel mese ospita milioni di turisti. E' normale che questa condizione di promiscuità abbia reso favorevoli le condizioni del contagio. Ne usciremo fuori, perché alla fine vincerà il buonsenso, ma serve una campagna nazionale per superare l'ostilità al vaccino da parte di chi appare irriducibile. Dobbiamo poi convincere soprattutto l'esercito degli indecisi che si trovano pressati dal partito vaccino e da quello del non vaccino". A dirlo, intervistato da Sky Tg24, è stato il governatore siciliano, Nello Musumeci, a proposito del boom di contagi da Covid nell'Isola.