Covid Toscana, Giani: "Basta con le regioni a colori, non hanno più senso"

E sulla scuola e la dad: "Definire criteri che siano meno rigidi"

Firenze, 19 gennaio 2022 - "Il sistema dei colori, nel momento in cui la politica è quella delle vaccinazioni, e quando uno è vaccinato regolarmente può circolare, non sembra avere più molto senso". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine della presentazione di un accordo con l'Unione italiana ciechi. Giani ha detto ai cronisti che all'incontro delle 15 fra le Regioni e la ministra Gelmini "faremo richieste al governo in una logica di semplificazione", compresa quella di "smetterla con questi colori", perché "chi si è accorto - ha proseguito - che siamo in giallo? Aveva un senso quando c'erano delle misure relative alla mobilità, ma oggi sono misure relative alla mobilità dei non vaccinati".

Sui dati Covid di oggi "vediamo che i contagi stanno diminuendo, anche oggi rispetto al mercoledì della settimana scorsa siamo a poco più di 12.000 contagi e allora eravamo sopra i 15.000", dice Giani. "Per la prima volta dopo molti giorni - ha proseguito - oggi possiamo riscontrare nel bollettino delle ospedalizzazioni un -8 nel saldo fra entrate e uscite, e conseguentemente ritengo che possiamo gestire una fase in cui sempre più il Covid che si presenta come una super-influenza deve essere considerato con grande attenzione, senza abbassare il livello di guardia, ma non come elemento di condizionamento così forte per la nostra vita civile".

Infine un accenno alle scuole: "Ritengo che sia importante soprattutto per le scuole definire criteri che siano meno rigidi, più flessibili sulla presenza a scuola. È inutile avere la presenza in diretta, quando bastano due bambini positivi magari totalmente asintomatici per costringere alla Dad", ha detto Giani. "Quindi ritengo che sia importante il tracciamento dei positivi e il posizionamento a casa nel momento in cui si riscontra questo-ha aggiunto Giani-, ma sugli altri bambini oggettivamente sono convinto che il numero non può essere così limitato come oggi è previsto per determinare una Dad, ma vi dirò sento che per quanto riguarda i bambini l'attività delle scuole dopo i positivi non bloccherei altre persone salvo che non siano non vaccinati".

Bezzini: "Iter più semplice per i negativizzati"

Sempre sul fronte delle procedure da semplificare, Simone Bezzini, assessore alla salute della Regione Toscana, chiede "una semplificazione per quanto riguarda la relazione tra procedure che attengono al tampone negativo, la fine dell'isolamento con relativo attestato di guarigione e il rilascio del green pass. Bisogna che questi tre passaggi vengano allineati - ha spiegato -, e per questo serve il lavoro delle Regioni, che è già in atto: noi siamo la Regione che ha gestito il più alto numero di casi in Italia in questi ultimi giorni attraverso procedura automatica. Però ci servirebbe, per poter andare più spediti e soprattutto per semplificare la vita ai cittadini, un ulteriore livello di sburocratizzazione e di allenamento di questi tre passaggi".

In generale, ha osservato Bezzini, "stiamo entrando in una fase nuova della pandemia, dove ovviamente la variante Omicron ha determinato un livello di diffusività particolarmente alto, con impatti sanitari più bassi rispetto alle altre varianti, ma con una diffusione particolarmente elevata. Noi dobbiamo cercare di costruire un modello che, soprattutto per coloro che sono vaccinati, asintomatici o paucisintomatici, determini dei percorsi semplificati nella gestione di tutte le procedure che hanno a che fare con i casi positivi Covid".