"Dosi sbagliate di vaccino, ho avuto davvero paura di morire"

Livorno, crisi d’ansia per la donna che ha ricevuto 4 dosi di vaccino per errore. Le sue condizioni comunque sono buone

Una vaccinazione antiCovid

Una vaccinazione antiCovid

Livorno, 19 maggio 2021 - «Ho avuto paura di morire, quando ho saputo che mi avevano iniettato quattro dosi" ha detto la donna ai sanitari in preda a una crisi d’ansia". Rimarrà in osservazione in pronto socco rso fino a questa mattina, poi se non emergeranno problemi, sarà dimessa, ma tenuta sotto controllo medico per alcuni giorni. Si tratta della donna di 67 anni che lunedì pomeriggio è stata vaccinata con il preparato Pfizer, ma in sovradosaggio come era accaduto il 9 maggio all’ospedale Apuane di Massa ad una tirocinante di psicologia clinica di 23 anni. Anche a lei per errore furono inoculate 4 dosi dello stesso vaccino. All’hub vaccinale di Livorno al ModiglianiForum, lunedì pomeriggio a una donna livornese di 67 anni, appartenete alle categorie dei ‘soggetti fragili’ sono stati somministrati per errore 0,30 ml. di vaccino Pfizer-Biontech non diluito, corrispondenti al quantitativo impiegato per 4 dosi. «La donna alla quale è stato inoculato il quantitativo errato di vaccino Pfizer " stata subito informata - ha dichiarsto ieri mattina Cinzia Porrà, direttore della Zona Distretto Livornese - A scopo precauzionale è stata trattenuta per un’ora all’interno dell’hub vaccinale e lei stessa ha chiesto di essere portata al pronto soccorso, purché senza sintomi. Qui è rimasta sotto osservazione senza accusare particolari problematiche. Quando sarà dimessa rimarrà per alcuni giorni sotto stretto controllo medico". Il direttore del pronto soccorso il dottor Alessio Bertini ha confermato che "la paziente rimarrà dopo ulteriori esami, sarà certamente dimessa domani (oggi, ndr)". La dottoressa Porrà ha annunciato che "è già stato avviato un audit interno. Il problema si è verificato nella fase di preparazione del vaccino, in un’attività di routine ad alti volumi e con la necessità di rispettare i tempi in modo stringente". Insomma la procedura seguita ha bisogno di una messa a punto per prevenire altri casi del genere nei centri vaccinali della Usl Nord Ovest. A Massa l’audit interno eseguito subito dopo il caso della ventitreenne ha evidenziato che "l’infermiera impegnata in quella specifica seduta vaccinale non inserì la soluzione fisiologica nel flacone del vaccino, - ha precisato l’Azienda Usl - non eseguendo il passaggio della diluizione prima di aspirarne il quantitativo necessario a preparare la dose con la siringa di precisione". Alla dottoressa Porrà abbiamo chiesto se a Livorno si possa ipotizzare lo stesso scenario. Lei ha risposto: "L’infermiere dell’equipe vaccinale coinvolta quando ha risposto la siringa usata per la somministrazione, ha ripreso il flaconcino con il vaccino rendendosi conto solo allora di non averlo diluito". Questo episodio ha creato scalpore a Livorno, come prevedibile. Sui social sono fioccati commenti di tutti i tipi, anche irriguardosi verso il personale sanitario e sulla utilità della vaccinazione contro il coronavirus. La Porrà ha replicato: "Difendo il nostro personale chiamato ad adempiere un compito difficile e gigantesco nella vaccinazione di massa. Quello che è accaduto lunedì è stato previsto durante la sperimentazione dei vaccini. I cittadini non si devono allarmare, né devono rinunciare a vaccinarsi". Monica Dolciotti