Etichette del vino “salve” Coldiretti e il turismo brindano

L’Europa fa dietrofront sulle indicazioni allarmistiche

L’Europa fa dietrofront sulle cosiddette etichette allarmistiche che, se apposte come sembrava in un primo momento, avrebbero potuto colpire le bottiglie di vino e altri prodotti agroalimentari, minando l’export di grandi eccellenze territoriali come i vini valtellinesi. E questo sarebbe stato un grave danno per le case vinicole. Lo evidenzia Coldiretti Sondrio, commentando i contenuti della comunicazione sul "Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei". Nessuna etichetta con messaggi dissuasivi, tipo quelli che si possono trovare sui pacchetti di sigarette, quindi sulle bottiglie di vino. "È importante che le parole si traducano in atti concreti – dice il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini –, capaci di riconoscere la specificità del vino escludendolo dall’ambito di applicazione delle raccomandazioni contenute nel piano, ma a preoccupare sono anche i limiti posti all’attività di promozione per prodotti simbolo del Made in Italy, compresi la carne rossa ed i salumi. La provincia di Sondrio trova nel solco della tradizione vitivinicola un elemento di forte identità, oltrechè di assoluta eccellenza. Le uve coltivate sulle terrazze delimitate dai muretti a secco costituiscono un unicum per qualità e distinzione territoriale e costituiscono un legame importantissimo tra passato e futuro. In Valle si producono vini d’eccellenza, che costituiscono un importante volano di collegamento anche con il turismo e l’immagine della Valtellina nel mondo". F.D’E.