"Forti aumenti di gas e petrolio La crisi bellica costerà cara"

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"Oltre al dramma umano, per cui siamo sinceramente addolorati, la guerra in Ucraina avrà un impatto anche sull’economia italiana".

Ne è convinto il presidente provinciale Confesercenti Giovanni Caso che fa il punto sulla situazione.

"Avremo un maggior costo delle materie prime importate e dell’energia cosa che determinerà un aumento dei costi e un conseguente calo dei consumi" dice Caso.

"I prezzi dell’energia hanno registrato, rispetto a inizio anno, aumenti del 27% per il petrolio e del 52,4% per il gas – aggiunge Caso – Ma anche il grano è aumentato dell’11% e l’inflazione ha subìto un’accelerata che influirà in ogni settore, compresi i tassi bancari".

"Anche il turismo potrebbe subire una grossa battuta d’arresto – prosegue il presidente provinciale di Confesercenti – I viaggiatori russi, in epoca pre-covid, spendevano in Italia 2,5 miliardi di euro; con l’apertura delle frontiere anche ai viaggiatori dotati di solo Green Pass di base si sperava di recuperare queste presenze turistiche, ma ora questa speranza è messa a rischio dalla crisi Ucraina".

Confesercenti Grosseto ribadisce la necessità di avviare una concertazione antinflazionistica per stabilizzare i prezzi dell’energia, su cui il peso delle imposte è tuttora elevatissimo.

"Cittadini e imprese italiani pagheranno un prezzo molto elevato per il conflitto russo-ucraino – conclude Caso – è necessaria la stessa unità di intenti che ha consentito di limitare i danni economici e sociali della pandemia".