Omicidio di Faenza: ai funerali di Ilenia c'era anche il marito indagato

Alla cerimonia le amiche hanno indossato scarpette rosse, simbolo anti-violenza sulle donne

Claudio Nanni nella sua abitazione

Claudio Nanni nella sua abitazione

Faenza (Ravenna), 15 febbraio 2021 - Ha cercato di restare in disparte, ma la sua presenza non è passata inosservata. Ai funerali di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata la mattina dell'Epifania nel suo appartamento in una via poco distante dal centro, avrebbe partecipato anche l'ex marito, il 53enne Claudio Nanni, indagato a piede libero con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota. Le esequie sono state celebrate in tarda mattinata nella chiesa del cimitero dell'Osseravanza di Faenza. Ad accogliere il feretro in arrivo dall'obitorio di Ravenna, dove all'indomani del delitto era stata eseguita l'autopsia, c'erano alcune delle amiche più strette della vittima, tutte con scarpette rosse ai piedi simbolo della lotta alla violenza di genere.

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Durante la cerimonia, che si è tenuta in forma strettamente privata, la figlia della 46enne, Arianna, che abitava con la vittima, ha letto un messaggio in ricordo della madre. Alcuni dei presenti hanno notato anche l'ex marito, al momento indagato a piede libero: l'uomo all'avviso di chi lo ha "avvistato" sarebbe entrato da un accesso più defilato per evitare un eventuale assalto mediatico. In ogni caso fuori dal cimitero c'erano diversi agenti della polizia a garantire il regolare svolgimento del funerale.

Intanto le indagini si stanno concentrando proprio su una telefonata fatta dall'uomo la mattina del delitto. Gli inquirenti stanno lavorando alla corposa registrazione realizzata in concomitanza con l'assassinio della moglie grazie a un'applicazione installata dal 53enne sul cellulare che gli consentiva di conservare le chiamate. Una registrazione che ripercorre i momenti concitati della prima mattina del 6 febbraio. A chiamare è l'amica della figlia, rimasta a dormire nell'appartamento di via Corbara mentre Claudio Nanni e Arianna si recavano a Milano per andare a ritirare un'automobile. Fa il numero del cellulare di Nanni perché ha paura a rimanere da sola, dopo aver sentito le urla di Ilenia, e perché Arianna è al telefono con il 112. 

Durante la chiamata l'auto con padre e figlia a bordo, che si trova in autostrada, inizia a tornare indietro verso via Corbara mentre i due continuano a parlare. Arianna sollecita l'uomo ad andare più veloce; il 53enne forse singhiozza e dopo un certo silenzio esclama: "Oddio, mi sento male". La figlia ribadisce che è sicura di avere chiuso tutto uscendo di casa (la Polizia al suo arrivo alle 6.20 troverà la porta del garage aperta). Poi, quando l'amica nella casa dice di non sentire più alcun rumore, Arianna la esorta a prendere un attizzatoio da camino e ad andare giù a controllare che succede. Ma il padre frena e dice che è meglio che rimanga ben chiusa a chiave in stanza. Dagli interrogatori fatti a caldo quando ancora l'uomo non era indagato, lui stesso aveva ammesso di non sapere della presenza della giovane nell'abitazione.