Il 19 luglio sciopero generale dell'area fiorentina a sostegno della vertenza Gkn

E' stato proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Manifestazione in piazza Santa Croce. Astensione dal lavoro nelle prime quattro ore di ogni turno

La mobilitazione dei lavoratori della Gkn (Germogli)

La mobilitazione dei lavoratori della Gkn (Germogli)

Firenze, 13 luglio 2021 – Sciopero generale territoriale dell'area metropolitana di Firenze, con manifestazione la mattina in piazza Santa Croce: lo proclamano Cgil-Cisl-Uil Firenze per lunedì 19 luglio a difesa del lavoro, a sostegno della vertenza della  Gkn di Campi Bisenzio. Uno sciopero "per il ritiro di tutti i licenziamenti, per la dignità del lavoro, per la tutela del tessuto industriale, per un sistema economico basato sui diritti, la legalità e il rispetto del lavoro. Lo sciopero è previsto per le prime 4 ore di lavoro della giornata, federazioni e le Rsu-Rsa potranno decidere modalità diverse. 

"Ormai da anni combattiamo per un sistema economico che non abbia nel massimo profitto e nella libertà di impresa i suoi presupposti _ si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil _ . Le grandi vertenze industriali, ultima in ordine di tempo quella della Gkn, mostrano invece sempre più la volontà delle grandi multinazionali di agire in nome del profitto senza considerare il destino di migliaia di lavoratori e lavoratrici. È il nostro tessuto manifatturiero ad essere a rischio, con la sua capacità di produrre lavoro stabile e tutelato. Il rischio è una progressiva desertificazione delle nostre aree industriali con il conseguente aumento del lavoro povero, senza diritti e delle presenze criminali".

"Siamo impegnati per ricomporre le filiere, eliminare l'illegalità _ prosegue la nota _, fare in modo che il sistema delle imprese offra lavoro stabile e che il sistema pubblico provveda a dare un indirizzo in economia attraverso un suo impegno diretto e più adeguate forme di controllo. Il Pnrr deve servire per diffondere tutele e diritti, e Cgil-Cisl-Uil continueranno nel loro impegno a livello, aziendale, territoriale e nazionale. In questo, i lavoratori e lavoratrici non sono soli. La qualità del lavoro è alla base di una società più equa e giusta. Per questo siamo sicuri che avremo al nostro fianco i cittadini e le cittadine, le forze politiche e sociali impegnate ogni giorno per rendere il nostro un paese migliore, le amministrazioni locali e la parte sana dell'economia del nostro territorio. La decisione di chiudere la Gkn è l'espressione più chiara di una arroganza inaccettabile, che deve essere bloccata prima che si possa diffondere e diventare un ‘modello’ di politica industriale. Per tutti è il momento di scegliere da che parte stare non solo con le parole, ma con fatti concreti. Serve una risposta ferma e decisa, serve che i lavoratori e le lavoratrici, organizzati in sindacato, siano i protagonisti del cambiamento".