"Gli operatori sanitari no vax vanno sostituiti"

Cgil e Cisl preoccupate per l’alto numero di persone sospese o ricollocate. "Servizi a rischio, servono assunzioni"

Rimpiazzare il prima possibile gli operatori sanitari che verranno sospesi o ricollocati in quanto contrari al vaccino anti-Covid. Lo chiedono a gran voce i sindacati, preoccupati dai vuoti che si creeranno negli organici. Numeri alla mano, in Toscana sono circa 4.500 gli operatori sanitari no vax che non avendo richiesto la somministrazione del vaccino saranno sospesi dal lavoro e dallo stipendio. Di questi, 1.483 riguardano l’Asl Toscana nord ovest. Di fronte alle lettere di sospensione-ricollocazione inviate al personale non vaccinato, la Fp-Cgil chiede sostituzioni immediate. "Siamo molto preoccupati – scrive il sindacato – per gli effetti che le sospensioni potranno avere sul sistema sanitario e l’organizzazione dei servizi. Riteniamo necessario che, a prescindere dalla strada che le aziende intraprenderanno, che il personale che verrà spostato dai servizi a contatto con l’utenza dovrà essere sostituito immediatamente. I numeri non ci lasciano tranquilli, si parla di 4.500 operatori a livello regionale tra pubblico e privato, come ha detto il presidente Giani: se non saranno sostituiti si rischia di mettere in crisi i servizi ai cittadini e di scaricare il peso di tali assenze sui lavoratori in servizio". La Cgil ricorda di aver invitato in questi mesi tutte le lavoratrici e i lavoratori a vaccinarsi come "dovere sociale". "La pandemia non è finita – concludono – e i ricoveri sono aumentati. Dobbiamo rimettere a regime tutta l’offerta sanitaria per rispondere alle esigenze dei cittadini, ad esempio il recupero agli arretrati delle liste di attesa e molto altro ancora".

Sulla stessa lunghezza d’onda la Cisl-Fp, preoccupata anche dall’annuncio di Giani di un possibile “buco“ da 300 milioni di euro nella sanità toscana. "Ora capiamo perché non sono state ancora fatte le assunzioni attese da mesi – dice il referente toscano Mauro Giuliattini – e perché la Regione non ha risposto ai nostri solleciti. Deve essere chiaro a tutti che la situazione sta diventando esplosiva per la carenza di personale e lo sarà ancor di più dopo la sospensione del personale non vaccinato e in vista dell’autunno. Pertanto torniamo a chiedere subito assunzioni a tempo indeterminato, su tutti i profili a partire dagli infermieri, da tutte le graduatorie utili per riempire i vuoti nelle dotazioni organiche rispetto agli anni pre-Covid e per sostituire le eventuali sospensioni di personale non vaccinato".