"Il lockdown ci ha messo spalle al muro e ci ha fatto studiare di più"

Pavia, le testimonianze dei primi studenti che hanno sostenuto la prova al liceo Copernico e agli istituti Cossa e Cardano

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di Manuela Marziani

La notte prima degli esami è trascorsa tranquillamente e anche la prova della maturità 2021, per i primi studenti programmati è ormai alle spalle. E, se non è stato un momento di gioia come avrebbe voluto il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, non è stato neppure fonte di troppe ansie per gli oltre 3.200 maturandi pavesi. "Il mio esame è cominciato con l’elaborato di matematica e fisica - ha detto Francesco Montante di Santa Cristina e Bissone, maturando del liceo scientifico Copernico - poi mi hanno chiesto un testo di italiano e quindi c’era da fare un percorso: da un’immagine bisognava collegare le diverse materie. A me è uscito il vulcano e ho dovuto collegare tutte le materie. Visto che il vulcano è un fenomeno naturale ho parlato della natura nell’arte, del nazismo e dell’Olocausto per storia perché il vulcano è potenzialmente distruttivo come accaduto a Pompei quindi mi sono collegato a filosofia e al concetto di purezza della razza per latino". Ha concluso con soddisfazione la sua prova Francesco. "Non è stato un anno normale - ha ammesso -, perché la Dad pur avendo funzionato, non è paragonabile alle lezioni in presenza, ma non potendo fare nulla, il nostro unico svago era la scuola. Dopo 5 anni in questa scuola che ti prepara molto, riesci a muoverti. Io, quando ho visto l’immagine del vulcano sono andato un po’ in ansia, non sapevo come collegarlo, poi sono rimasto a pensare qualche minuto e sono riuscito a ricostruire tutto il discorso. Ora spero di poter tornare a visitare le città d’arte e poi mi iscriverò al corso di laurea in comunicazione perché vorrei fare il giornalista sportivo". È uscito dall’istituto Cossa, invece, Luca Fusari che ha seguito il percorso socio-sanitario e si è trovato ad affrontare un percorso logico partendo dall’immagine di un bambino. "Con il lockdown e la comunicazione che quest’anno non saremmo stati tutti promossi - ha detto - abbiamo studiato di più e molti di noi sono riusciti a dare il meglio di loro anche per la prova d’esame che valeva 40 punti. Il face to face aiuta sempre di più, ma ci siamo adattati". Richiusi temporaneamente i libri, il maturando pensa al suo futuro da studente di farmacia o del ctf: "Spero che la pandemia abbia insegnato quanto sia importante la sanità e che ci siano prospettive occupazionali".

Giuseppe Bonarrigo di Zeccone ha concluso il suo percorso di studi al Cardano: "È andata bene, evidentemente durante il lockdown ho suggerito molto bene e, ripetendo le cose, le ho imparate. Abbiamo sperimentato un modo per copiare e suggerire in didattica a distanza". Pure Daniele Barrionuevo è contento: "Usciamo come periti elettronici ed elettrici e avremo delle opportunità di lavoro. Siamo gli unici con questo titolo di studio che hanno frequentato una scuola con un buon nome. I professori ci sono venuti incontro molto e abbiamo fatto un bel percorso". E, dopo la maturità ci sono i festeggiamenti e i programmi per le vacanze nelle isole del divertimento. Poi si penserà al lavoro.