di Francesco Scolaro
Almeno una decina di casi ogni mese, oltre un centinaio all’anno. Il fenomeno del sopraindebitamento sta diventando uno dei più pericolosi per le famiglie apuane con i casi in continuo aumento tanto da spingere la Adoc Toscana Nord ad aprire uno sportello gratuito per informazioni, aiuto e supporto a Carrara. "Purtroppo sono casi che trattiamo quasi ogni giorno – sottolinea la vice presidente dell’associazione, Alberta Musetti – e stanno prendendo il sopravvento rispetto ad altri problemi che riguardano i consumatori. Sono tantissime le famiglie che fra mutui, finanziamenti e cessioni del quinto ormai non riescono a pagare e ci sottopongono casi diversi che vanno dalla legittimità delle rate ai tassi alti, chiedendo di dilazionare le rate o di intraprendere una procedura per eliminare parte del debito. Almeno dieci richieste al mese, senza contare poi le telefonate o le richieste di informazioni".
Problemi complessi che riguardano banche e istituti di credito e richiedono condizioni particolari per poter intervenire: "Non tutti possono godere dei benefici previsti dalla legge quindi bisogna trovare il modo di trattare con le finanziarie o le banche, altrimenti se possibile li invitiamo a rivolgersi agli organismi di composizione della crisi che nella nostra provincia sono alla Camera di Commercio e all’ordine dei commercialisti", evidenzia ancora Musetti che evidenzia alcuni dei casi particolari: "Stiamo seguendo ora una persona che non è in grado di pagare il mutuo a causa di gravi problemi fisici e di saluto. Il mutuo avrebbe dovuto essere sospeso e invece così non è stato. Poi c’è la facilità con cui le finanziarie concedono somme di denaro senza fare alcuna analisi del rischio del debitore e in questo caso si può far leva sul mancato controllo e sulla responsabilità finanziaria. Ma sono sempre di più anche le persone che hanno perso il lavoro, percepiscono solo il reddito di cittadinanza e non possono pagare". Una situazione rischiosa, da cui è difficile uscire da soli senza l’aiuto di un esperto ed è in questa direzione che va lo sportello di Adoc. "In particolare la Legge 3 del 2012 ha predisposto varie procedure per la gestione del debitore insolvente per evitare che sia inseguito a vita da banche e finanziarie, con lo scopo di poter pagare il giusto per liberarsi dai debiti e inserirsi nuovamente nella società – prosegue ancora Musetti -. Possono accedere i consumatori, ossia persone fisiche senza partiva Iva (dipendenti pensionati e inoccupati, ecc), piccole imprese non soggette a fallimento, aziende agricole di tutte le dimensioni, professionisti iscritti ad albi e ruoli, start up innovative, enti no profit".
Tramite questa legge è possibile accedere a diversi strumenti di rientro che vanno dal piano di rientro all’accordo di composizione della crisi fino alla liquidazione del patrimonio. Per maggiori informazioni e per avere un sostegno nelle procedure basta rivolgersi allo sportello Adoc Toscana Nord in via Roma 3638 a Carrara, telefono 0585 71871, email adocmassacarrara@libero.it: "Lo sportello fornirà un primo ascolto per verificare, caso per caso, se ricorrano le condizioni stabilite dalla legge per poter predisporre gli strumenti volti alla composizione della crisi" conclude Musetti.