La Digos al lavoro su contatti e profili grafici

Tre casi di scritte No Vax nell’arco di due settimane nell’Empolese contro i gazebo di drive through e punti vaccinali. Prima Castelfiorentino poi Empoli nella notte tra il 19 e il 20 agosto. Infine l’ultimo raid avvenuto giovedì all’hub vaccinale di Certaldo dove sono comparse scritte di rabbia spray contro la campagna vaccinale e gli operatori coinvolti. Il gazebo è stato ricoperto da una scritta vergata in nero: "Mattatoio". A queste si aggiungono le scritte contro il sindaco Giacomo Cucini comparse nel sottopasso di viale Matteotti nei giorni scorsi. Ma se la Digos aveva stretto il cerchio intorno a un 30enne pisano, sospettato di essere l’autore del raid vandalico di agosto al Mandela Forum di Firenze e a Castelfiorentino, ora la rosa dei sospettati si amplia. Che dietro il gesto di Certaldo ci sia la stessa mano, appare ora improbabile.

Le indagini sono tutt’ora in corso. Ma gli occhi delle forze dell’ordine, a questo punto, sono puntate tutte sull’Empolese che, a oggi, in provincia di Firenze, detiene il record di scritte contro la campagna vaccinale. Occhi che ora cercano di far luce sull’esistenza di una rete di contatti disposti a essere coinvolti nei raid. La Digos, diretta da Domenico Messina, sta lavorando sui profili grafici delle scritte.

Resta da chiarire l’aspetto di una eventuale "regia" a monte del blitz. Su questo fronte, sarà fondamentale l’analisi dello smartphone e del computer sequestrati al 30enne: i suoi contatti, le sue chat, aiuteranno a capire se questa azione No Vax sia esclusivamente figlia di una sua convinzione personale o ci sia dell’altro dietro.